MATTEO SARZANA, General Manager Deliveroo Italia
Intervista di Giorgio Nadali pubblicata su FORTUNE ITALIA il 28 Gannaio 2020
Roofoods Ltd., commercialmente nota come Deliveroo, è una compagnia di consegna di cibo online fondata nel 2013 da Will Shu e Greg Orlowski. Con sede a Londra, in Inghilterra, opera in 200 città in Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Belgio, Irlanda, Spagna, Italia, Australia, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong, Kuwait e Taiwan. Un’azienda sussidiaria, Deliveroo Editions, si concentra sullo sviluppo di una rete di cucine fantasma (cucine che preparano cibi esclusivamente da consegnare a casa)
In cosa fa la differenza Deliveroo e quali sono i suoi numeri?
Deliveroo è la piattaforma leader dell’on-line food delivery. Siamo presenti nel mondo in più di 500 città di 13 Paesi: Australia, Belgio, Francia, Hong Kong, Italia, Irlanda, Olanda, Singapore, Spagna, Taiwan, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e – naturalmente – Regno Unito, dove il servizio è stato lanciato nel 2012. In Italia, dove Deliveroo è operativa dal 2015, il numero delle città in cui il servizio è presente è aumentato significativamente nel corso del 2019, passando da 34 a 155. Questa crescita proseguirà nei primi 6 mesi del 2020 con l’apertura di altre 90 città che renderanno la presenza di Deliveroo sempre più capillare, in oltre 240 città italiane, raggiungendo una copertura di più del 40% della popolazione italiana. La nostra presenza sul territorio è uno degli elementi competitivi che ci differenzia maggiormente dai nostri competitor. Il nostro servizio è apprezzato dai consumatori per l’ampia varietà di scelta di piatti e cucine che la nostra piattaforma garantisce dai migliori ristoranti delle città in cui siamo presenti. Questo ha un impatto diretto sul business della ristorazione e anche sul modo in cui cambia il mondo del lavoro. Da un lato, i ristoranti scelgono e apprezzano la collaborazione con Deliveroo perché permette loro di aumentare ulteriormente il loro giro d’affari. Dall’altro, i rider che collaborano con la nostra piattaforma, hanno la possibilità di scegliere quando, quando, come e dove lavorare. Siamo stati i primi ad introdurre una copertura assicurativa, per infortuni e per danni contro terzi, per i nostri rider che sono soddisfatti della loro attività e possono contare su compensi davvero interessanti. Questo, anche grazie alla tecnologia che sta alla base del modo in cui vengono definite le proposte di consegna e che, proprio grazie all’algoritmo Frank, permette ai rider di fare più consegne e, quindi, di massimizzare i guadagni.
Cosa rende Deliveroo una tech company e come funziona l’algoritmo Frank?
Siamo anzitutto una “food company”, che fa leva sulla tecnologia. Frank è l’algoritmo che risponde a questa semplice e fondamentale domanda: chi è il rider più adatto a cui proporre una consegna? La risposta giusta è quella che ci consente di consegnare il miglior cibo ai nostri clienti nel modo più efficiente e affidabile, dando la possibilità ai ristoranti di organizzare al meglio il proprio lavoro e ai rider di massimizzare i propri guadagni. Frank deve rispondere a questo quesito non una solta volta, ma migliaia di volte al secondo, un’attività che gli uomini non possono svolgere. Per questo è stato creato. Ed è per questo che è continuamente migliorato dai nostri ingegneri, sviluppatori, data scientist, product designer e product manager, proprio per svolgere quella funzione che solo un algoritmo, disegnato dagli uomini, può fare.
Quali sono i criteri che l’algoritmo usa per definire le proposte di consegna, garantire efficienza ed evitare ogni discriminazione?
Nell’individuare il rider più “adatto” a cui proporre una consegna, l’algoritmo svolge le sue valutazioni esclusivamente sulla base di criteri di efficienza, in modo oggettivo, senza operare alcuna discriminazione tra un rider e l’altro. Gli unici elementi presi in considerazione sono la posizione dei rider e il tipo di mezzo utilizzato per effettuare le consegne. In nessun modo la proposta di consegna si basa su elementi o informazioni di natura personale quali sesso, età, nazionalità, il rifiuto delle proposte di consegna o la velocità in cui si effettuano. I rider che collaborano con la piattaforma sono lavoratori autonomi e sono liberi di accettare o rifiutare una proposta di consegna, senza che questo determini alcuna discriminazione o penalizzazione. Allo stesso modo, non esiste alcun sistema che favorisce i rider che accettano più ordini.
Quanti sono i ristoranti partner di Deliveroo?
In tutto il mondo, Deliveroo collabora con 80.000 ristoranti di cui oltre 9.000 in Italia. Siamo orgogliosi di essere al fianco di un numero così consistente di partner che scelgono e apprezzano la collaborazione con Deliveroo anzitutto perché consente loro di aumentare il loro business, attraverso un canale di fatturato incrementale, che non impatta sui costi fissi, che rende più efficiente il servizio del ristorante e consente di far crescere, in media, il proprio fatturato fino al 30%. Questo ha un impatto positivo diretto sull’economia dei territori in cui operiamo e sull’indotto occupazionale. Anche in questo caso, è la tecnologia a fare la differenza. I ristoranti non solo beneficiano di una visibilità digitale su cui prima non potevano contare. Ma, soprattutto, hanno la possibilità di accedere a dati e insight aggregati che consentono di analizzare i trend di mercato, le preferenze dei consumatori e definire offerte e menù personalizzati per intercettare al meglio le opportunità del mercato, anche attraverso l’apertura di veri e propri ristoranti virtuali, i nostri “virtual brand”, che affiancano l’offerta fisica e tradizionale.
Lei ha dichiarato: “Dopo un anno di grande espansione, non solo dal punto di vista territoriale, siamo pronti ad iniziare il 2020 confermando i nostri investimenti in Italia puntando su un nuovo piano di espansione che ci porterà in 90 nuove città in soli 6 mesi”. Ce ne parli.
Dopo la grande crescita del 2019, vogliamo continuare il nostro piano di espansione anche nel 2020. Entro la prima metà di quest’anno raggiungeremo 90 nuove città, portando a 240 il totale delle città in cui il servizio è presente. In soli 6 mesi, quindi, il numero delle città aumenterà del 55%. Crediamo molto nel mercato italiano, vogliamo continuare ad operare in Italia, farlo in modo responsabile, dando il nostro contributo allo sviluppo dell’economia e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il nostro è ormai un servizio nazionale, un’abitudine di consumo che lega Nord e Sud, grandi città e centri più piccoli. I nostri obiettivi per il 2020 sono molto ambiziosi. Ma gli stimoli sono tanti. Non ultimo, la nostra partnership con la Federazione Italiana Giuoco Calcio. Nell’anno degli Europei di calcio, siamo pronti ad arrivare a quota 240 città in tempo per il fischio d’inizio della partita inaugurale del torneo che si terrà il 12 giugno proprio in Italia, a Roma.
Qual è la strategia di Gig Economy di Deliveroo?
Vogliamo continuare ad operare in modo responsabile, con la massima attenzione nei confronti dei clienti, a cui offriamo cibo di qualità attraverso un servizio efficiente, e con l’ambizione di diventare un driver per la crescita economica e l’innovazione nei territori in cui operiamo, nonché un’occasione concreta per la creazione di nuovi posti di lavoro. Lo stiamo già facendo. E vogliamo farlo con ancora maggiore forza, continuando su una strategia di espansione molto capillare sul territorio nazionale.