Alberto Beretta

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Otto generazioni dedicate ai salumi della tradizione italiana

Intervista a Alberto Beretta, CEO, per Fortune Italia, 27 Novembre 2018

Versione integrale

di Giorgio Nadali

Dottor Alberto Beretta Voi vi dichiarate « Da 200 anni vicino ai bisogni del consumatore ». Può farci un panorama di cosa è cambiato in cinque generazioni di Beretta dedicata ai salumi italiani?

Prima ancora che l’azienda italiana che da oltre 200 anni porta in tavola i migliori salumi italiani, Beretta è soprattutto un’attività familiare che da 8 generazioni tramanda, di padre in figlio il mestiere e l’operosità. Siamo l’azienda italiana di salumeria più antica, interamente familiare e fortemente identificata con questi valori.

Da sempre siamo impegnati a comprendere le aspettative dei consumatori e, ove possibile, ad anticiparle. Il consumatore di oggi vuole mangiare bene e stare bene e vuole il meglio per raggiungere questi due obiettivi. E’ un consumatore diverso da quello del passato, è un consumatore mutevole, sempre più attento a quello che mangia e con una maggior sensibilità verso quello che mangia. E’ un consumatore individuo, con comportamenti diversi a seconda dei momenti della giornata, difficile da inquadrare. Un consumatore non più disposto a rinunce. E’ necessario dunque lavorare su molteplici elementi oltre che sulla salubrità e sulla bontà dei prodotti.

Carlo Antonio Beretta ha fondato l’azienda nel 1812. Ci sveli 3 strategie che hanno portato ad una ” crescita costante nel tempo” di evoluzione e trend del Fatturato netto consolidato

Ne accennavo anche prima. Siamo un’azienda familiare, che si tramanda “il mestiere” di generazione in generazione. La prima è stata la lungimiranza delle varie generazioni mirata a tenere unita e compatta l’azienda. Siamo una famiglia che mette come bene primario l’azienda. Ogni decisione è finalizzata al bene dell’azienda.

La seconda: abbiamo avuto una visione predettiva di determinati nuovi segmenti che non erano prevedibili, sto parlando di salami porzionati, di wurstel; siamo stati capaci di anticipare il futuro e i bisogni dei consumatori; siamo stati fra i primi – oltre 50 anni fa – a intuire l’importanza del libero servizio.

La terza: abbiamo scelto di puntare sui prodotti di qualità, integrando le 19 eccellenze della salumeria italiana – tanti sono infatti i prodotti DOP e IGP – con cui portiamo in tavola le ricette e le tradizioni dei luoghi tipici, questo ci ha permesso di essere ben attrezzati anche ad affrontare il mercato internazionale. Un bouquet di prodotti qualitativi come il nostro ci attrezza bene per il futuro.

Dottor Beretta, cosa intendete esattamente con “Costruire, coinvolgere ed ampliare le relazioni dirette con i Clienti”?

Vuol dire essere in grado di presidiare tutti i canali di distribuzione – incluso l’e-commerce – con il miglior servizio e i migliori prodotti possibili. Come Gruppo vogliamo poter soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i consumatori e lo facciamo costruendo e “personalizzando” le relazioni con i nostri clienti. Abbiamo la volontà strategica di essere flessibili per rispondere nella maniera più adatta e soddisfacente alla volontà di qualsiasi cliente.

Cos’è il successo per Lei?

Non mi è mai interessato il successo personale e non l’ho mai perseguito. Da sempre e tutti i giorni insieme ai miei collaboratori mi impegno con tenacia ed entusiasmo perché l’azienda della mia famiglia abbia successo. E, da sempre, ogni giorno, poniamo degli obiettivi un po’ più alti, più sfidanti, per non rischiare di “sederci” sentendoci appagati.

Come è stata accolta negli USA l’importazione del prosciutto di Carpegna e qual è la quota di mercato?

Il Prosciutto di Carpegna è un prodotto apprezzato da secoli in Italia. Una specialità delle Marche, un prodotto unico, uno dei prosciutti più esclusivi al mondo con una storia e una tradizione incredibili. Viene prodotto in un unico stabilimento di nostra proprietà, dove dieci Maestri Salumai sono i soli custodi dei suoi segreti e sono pochi gli esperti che attraverso i secoli – dal Medioevo a oggi – hanno perfezionato e si sono tramandati l’arte del Prosciutto di Carpegna.

L’accoglienza negli Stati Uniti è stata entusiastica. Siamo sbarcati a New York a fine giugno con un quantitativo di prosciutti utili per soddisfare 100 ristoranti e ce lo hanno chiesto in 250!

Siamo appena partiti, il canale di maggior entusiasmo è quello della ristorazione di alto livello, dove gli interlocutori, gli chef, sono molto competenti e capaci di riconoscere e comprendere un prodotto gourmet e le sue qualità. E’ un prodotto di super nicchia che – per scelta aziendale – sarà distribuito solo a chi è in grado di capirlo e proporlo adeguatamente.

A ottobre, il Prosciutto di Carpegna è stato ospite in alcuni eventi top del Wine and Food Festival di New York, dove ha riscosso un grandissimo apprezzamento da parte degli opinion leader del settore.

Stiamo inoltre concludendo un importante accordo con Eataly che prevede l’offerta del Prosciutto di Carpegna in vaschetta in tutti i punti vendita americani.

Quali idee avete in cantiere per Expo Dubai 2020?

Il 2020 è un orizzonte temporale per noi lontanissimo … Quando abbiamo deciso di partecipare a Expo 2015, lo abbiamo fatto davvero pochissimo tempo prima; giocavamo in casa in tutti i sensi, sia come argomento, sia come location e c’erano tutti i presupposti per giocare da protagonisti. A Dubai 2020 sinceramente non abbiamo ancora pensato.

Dottor Alberto Beretta, Luigi Scordamaglia di Federalimentare ha dichiarato: “Preoccupa l’ulteriore flessione dei consumi interni e di quelli alimentari in particolare” questo l’allarme iù lanciato da Luigi Scordamaglia presidente di federalimentare a commento dei dati Istat che vedono le vendite Dei beni alimentari calare dello 0,9%. “Oggi che il commercio estero mostra segni di rallentamento il mercato interno diventa ancora più determinante per il nostro Paese”. “Archiviato il decreto dignità che certo non rappresenta uno stimolo alla crescita, si proceda speditamente con la riduzione della pressione fiscale unico strumento per aumentare potere di acquisto degli italiani rilanciando crescita e consumi”. Lei cosa ne pensa?

I dati della GDO indicano una flessione dei consumi alimentari interna, a significare che il 2018 non è un buon anno. Nel settore salumi, dalle evidenze che abbiamo, l’export sta ancora portando ossigeno alle attività del nostro Gruppo. Il food è un sistema anticiclico, con una stabilità di fondo; non credo che se gli italiani avranno più soldi in tasca ci si dovrà aspettare un boom per l’alimentare. Un momento di stabilità fa presumere un futuro di stabilità. Credo invece che le nuove tendenze e i nuovi stili di vita si stiano muovendo verso consumi di maggiore qualità. La mia azienda è da sempre impegnata e attrezzata a studiare i trend e, ove possibile, ad anticiparli rispondendo con lanci di nuovi prodotti di qualità e in diversi ambiti. Non vedo dunque compressione, ma un consumo più consapevole e qualitativo.

Quali sono gli obiettivi raggiunti da Fratelli Beretta nel 2018?

Il 2017 ha segnato crescite importanti per il Gruppo Beretta sia in Italia sia all’estero. L’anno si è chiuso a quasi 1 miliardo di dollari di fatturato consolidato, con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente e il 40% sviluppato sui mercati esteri. La crescita si deve anche allo spirito imprenditoriale della famiglia – giunta all’ottava generazione – che nel corso del tempo ha saputo individuare e cogliere opportunità di espansione, fino ad arrivare oggi ai 27 stabilimenti nel mondo, di cui 23 in Italia, 3 negli USA e 1 in Cina e circa 2000 dipendenti. I primi 9 mesi del 2018 confermano per il Gruppo una tendenza alla crescita di circa il 5% in Italia e simile all’estero.

Lo sviluppo continuo e la crescita della Beretta hanno portato alla necessità di “raccogliere” la cultura aziendale che da otto generazioni si tramanda e di trovare risorse di qualità, professionisti in grado di contribuire alla “perennizzazione” della nostra storia lunga oltre 200 anni.

È per questo che è nata Beretta Academy, un luogo di ispirazione e formazione per i professionisti che lavorano all’interno del Gruppo Beretta e delle aziende associate.

L’azienda – da sempre in grado di anticipare le aspettative mutevoli dei consumatori e i nuovi stili di vita – si è confermata anche nel 2018 leader dell’innovazione con alcuni lanci molto significativi:

1.   il Prosciutto di Carpegna – un gioiello della regione Marche, uno dei prosciutti più esclusivi al mondo, ricco di una storia e una tradizione che risalgono al 1400; il Prosciutto di Carpegna viene lavorato a mano nello stabilimento dei Fratelli Beretta, che ha visto nel corso dell’anno un ampliamento importante e un aumento della sua capacità produttiva a 150 mila pezzi; da giugno 2018, il Gruppo Beretta è il produttore e l’importatore esclusivo del Prosciutto di Carpegna negli Stati Uniti; dal 27/6/18 – data di sbarco del Carpegna negli USA – grazie alla famiglia Beretta, i comuni di Mount Olive (New Jersey) e Carpegna (Marche) sono gemellati;

2.   la linea Puro, una linea di affettati prodotti nel rispetto del benessere animale e senza antibiotici dalla nascita che, a pochi mesi dal lancio in Italia, è leader del segmento per volumi e rotazioni; Antibiotic Free, Animal Welfare, filiera controllata al 100%, uso trasparente di ingredienti e additivi: questi i tratti distintivi della nuova gamma che si presenta 5 referenze di affettati e 4 di taglio peso;

3.   il wurstel alta qualità 38 ricetta tradizionale, con posizionamento super premium, che rappresenta una perfetta unione fra gusto e qualità, artigianalità tedesca ed eccellenza italiana; un tipico wurstel tedesco di alta qualità artigianale, di sola carne italiana selezionata – guanciale di suino e vitello – e di soli ingredienti di qualità superiore; quattro referenze caratterizzate da un’attenzione scrupolosa nella ricerca e cura delle materie prime e della loro lavorazione;

4.   recentissimo, il lancio della linea Easy Meal, Be Snack Beretta, un’offerta di snack e piccoli piatti pensati per il fuori casa, molto variegata e ricca di suggestioni dolci e salate: in pausa al lavoro o a scuola, dopo ore di sano sport o semplicemente quando la fame inizia a farsi sentire, i Be Snack si adeguano perfettamente alle esigenze e ai gusti di ogni consumatore;

A tre anni dall’inaugurazione Beretta a Mount Olive, New Jersey del salumificio più grande degli States, quali sviluppi vede all’orizzonte per il 2019?

La prima pietra per il sito produttivo di Mount Olive – la fabbrica di salumi più moderna al mondo – è stata posata nel 2015, lo stabilimento è stato inaugurato l’estate successiva, andando ad aggiungersi alle altre due unità produttive di Beretta in USA: South Hackensack (New Jersey) e la Busseto Foods di Fresno (California). Il mercato americano ci sta dando grandi soddisfazioni, il pubblico recepisce lo stile italiano e adora il cibo italiano. Mount Olive è oggi il più moderno impianto negli Stati Uniti per la produzione di salumi all’Italiana, ma ormai “ci va stretto” e stiamo infatti già pensando ad un importante ampliamento che riguarderà in particolare i prosciutti stagionati.

I dati Nielsen dimostrano che i salumi a peso imposto crescono sia a volume (+3,9%) sia a valore (+5,6%). Trend importanti per un mercato che ha già dimensioni notevoli, pari a un giro d’affari annuo di 2,5 miliardi di euro. Qual è la Sua visione?

Il mercato ha registrato trend simili da 20 anni a questa parte senza quasi conoscere momenti di flessione o di stop. Non abbiamo evidenze che possano esserci rallentamenti, se non forse per un’evoluzione qualitativa del prodotto. Oggi, il livello qualitativo del prodotto confezionato è cresciuto enormemente – grazie alla bravura degli attori del settore a proporre ottimi prodotti confezionati – raggiungendo praticamente la qualità del prodotto in banco assistito, a cui aggiunge l’importante contenuto di servizio.

Beretta è stata una delle prime aziende del settore a credere – circa 50 anni fa – in questa nuova proposizione, ha anticipato i tempi e oggi si trova in pieno protagonismo. Abbiamo nel nostro DNA la volontà di sperimentare, esplorare e innovare in un mondo tradizionale come quello dei salumi e i dati, così come il nostro posizionamento fra i leader del settore, lo evidenziano.