Category: Demoni
The Vatican Tapes
Titolo originale The Vatican Tapes
Lingua originale inglese, aramaico
Paese di produzione Stati Uniti d’America
Anno 2015
Durata 91 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere orrore, thriller
Regia Mark Neveldine
Soggetto Chris Morgan, Christopher Borrelli
Sceneggiatura Christopher Borrelli, Michael C. Martin
TRAMA:
La ventisettenne Angela Holmes, durante la sua festa di compleanno, si ferisce il dito mentre taglia la torta. Nonostante le cure del caso, la giovane accusa malesseri sempre più diffusi, fino a che, durante un trasporto in un bus cittadino, un inspiegabile attacco di corvi le provoca un’infezione alla ferita, provocata da un contatto con un corvo stesso. Nuovamente medicata, mentre torna a casa in taxi con il padre ed il fidanzato, provoca essa stessa un pauroso incidente, gettandosi sul volante. Rimane, perciò in coma per 40 giorni, mentre il padre ed il fidanzato riportano piccole ferite. Al termine di questi 40 giorni, mentre padre Lozano, parroco dell’ospedale le sta per dare l’estrema unzione, Angela si risveglia. Da quel momento, però, la giovane donna è fatale per chiunque le sia vicino: una notte, tenta di uccidere un neonato, posseduta da una forza misteriosa. Solo l’allarme ospedale ferma il tentativo. La Chiesa si renderà ben presto conto che a possedere la ragazza è l’anticristo in persona, che vuole distruggere il regno della Chiesa in terra. É durante l’esorcismo che padre Lozano e il cardinale Brunne, giunto da Roma, praticano ad Angela che apprendono tutto: nella situazione, rimarranno uccisi il padre di Angela, il fidanzato e lo stesso cardinale. L’anticristo perciò é libero di camminare sulla terra, mentre padre Lozano, sopravvissuto, si unisce a Roma al vicario che dirige la sezione in cui si combatte il diavolo.
NOSTRO GIUDIZIO:
Realistico. L’Anticristo potrebbe essere una donna, ma non abbiamo elementi per dirlo. Data l’alta probabilità che l’Anticristo sia una persona di grande potere politico è improbabile che il fatto sia imminente, a meno che venga eletta (Dio non voglia) Hillary Clinton alla Presidenza degli USA.
L’Anticristo
È il falso Messia del libro dell’Apocalisse di San Giovanni. Si manifesterà alla fine dei tempi seducendo i credenti con falsi prodigi. Sarà sconfitto da Cristo e dagli angeli. Non è Satana, ma un suo collaboratore umano con molto potere. Il primo anticristo fu Nerone Cesare, primo persecutore dei cristiani. Giovanni nasconde il suo nome dietro il numero 666.
Redazione
Dajjal, l’anticristo islamico
L’anticristo non è un’esclusiva cristiana. Secondo varie tradizioni islamiche i musulmani credono che il Dajjal sarà ebreo. Il titolo del libro di un autore musulmano, Matloob Ahmed Qasmi è Emergence of Dajjal, the Jewish king (“L’emergenza del Dajjal, il re giudeo”). L’imam Sheikh Ibrahim Madhi dell’Autorità palestinese ha dichiarato in un sermone teletrasmesso il 12 aprile 2002 nella moschea Sheikh ‘Ijlin di Gaza che «gli ebrei attendono il falso messia, mentre noi attendiamo con l’aiuto di Allah il Mahdi e Gesù, pace sia su di lui. Le mani pure di Gesù uccideranno il falso messia giudeo. Dove? Nella città di Lod, in Palestina. La Palestina sarà, come nel passato, la tomba per gli invasori». Lo studioso di escatologia Islamica Samuel Shahid sostiene che il Dajjal sarà l’incarnazione della speranza giudaica”. I seguaci del Dajjal saranno principalmente ebrei e donne, perché queste ultime sono ignoranti e facilmente manovrate. Secondo Sidheeque M.A. Veliankode «le donne cadranno nella devianza dell’Anticristo per la loro ignoranza dell’Islàm».
L’Anticristo esiste anche nell’Islàm col nome di Al-Masih (il messia) ad-Dajjal (l’ingannatore). Secondo Maometto è l’ultimo di una serie di trenta Dajjal, cioè falsi profeti. Questo individuo apparirà in Siria o in Iran e viaggerà per diffondere la sua falsità, ma non potrà entrare nelle città sacre di Mecca e Medina. Il profeta Gesù Cristo (Isa) tornerà e il Dajjal radunerà un esercito di settantamila seguaci e farà guerra a Cristo, il quale sarà accompagnato da un esercito di giusti. Secondo gli hadith (detti di Maometto) i segni che annunceranno la sua venuta sono:
La gente smetterà di pregare
La disonestà sarà uno stile di vita
La falsità sarà una virtù
La gente ipotecherà la fede per ottenere benefici terreni
L’usura e la corruzione saranno legittime
Gli imbecilli domineranno sui saggi
Sarà sparso il sangue degli innocenti
L’onore sarà interpretato come atto di oppressione
I legislatori saranno corrotti
Gli studiosi saranno ipocriti
Ci sarà una grande carestia
Non vi sarà senso di vergogna
Molte persone adoreranno Satana
Non ci sarà rispetto per gli anziani
Il Dajjal è cieco da un occhio, ha la parola infedele (kaafir) scritta tra gli occhi in mezzo alla fronte, ma questa parola sarà percettibile solo ai veri musulmani. Avrà poteri miracolosi diabolici di mascherare la verità, dichiarerà di essere Gesù Cristo e di essere di natura divina. Secondo Abu Ameenah Bilal Phillips il Dajjal dirà di essere Dio. Dato che il Dajjal è un falso messia giudaico che afferma di essere Dio, la maggioranza dei musulmani pensa che il Dajjal affermerà di essere Gesù Cristo. Lo studioso islamico Ali Ibn Zubair Ali sostiene che il Dajjal «viaggerà a grande velocità e il suo mezzo di trasporto sarà un mulo gigante. Egli viaggerà in tutto il mondo». Per strano che appaia, vi è una somiglianza con Cristo che entra a Gerusalemme a dorso di un asino. Il Dajjal risparmierà solo tre città: Mecca, Medina e Damasco. I musulmani sono incoraggiati a trovare rifugio dal Dajjal in queste città. A parte queste tre città il Dajjal entrerà in tutte le città e villaggi del mondo per mettere alla prova ogni essere umano. Vi è però un rimedio. I musulmani sanno che memorizzare una particolare parte del Corano li metterà comunque al riparo dal Dajjal, come un amuleto. Sono alcuni versetti della diciottesima sura (capitolo) della caverna – Surat al Kahf – contenuta nel Corano. Chiunque sappia a memoria gli ultimi versi della Surat al Kahf avrà luce nel giorno del giudizio.
Il Dajjal apparirà prima del giorno del giudizio con le quattro prove elencate nella Surat al Kahf: Chiederà di essere adorato al posto di Allah (Prova di fede), Gli sarà dato potere di iniziare/terminare la pioggia e di tentare con il benessere. (Prova del benessere). Metterà alla prova con la conoscenza e le notizie che lui darà. (Prova della conoscenza). Controllerà enormi parti della Terra. (Prova del potere).
Per sopravvivere a queste terribili prove del Dajjal occorrono sei cose: Buona compagnia. Recitare il versetto ventotto: «E persevera insieme con coloro che invocano il loro Signore il mattino e la sera, desiderando il Suo Volto. Non vadano oltre loro i tuoi occhi, in cerca degli agi di questa vita. Non dar retta a colui il cui cuore abbiamo reso indifferente al Ricordo di Noi, che si abbandona alle sue passioni ed è oltraggioso nel suo agire». Conoscere la verità della parola di Allah. Recitare il versetto quarantacinque: «Proponi loro la metafora di questa vita: è simile a un’acqua che facciamo scendere dal cielo; la vegetazione della terra si mescola a essa, ma poi diventa secca stoppia che i venti disperdono. Allah ha potenza su tutte le cose». Umiltà. Recitare il versetto sessantanove: «Disse [Mosè]: “Se Allah vuole sarò paziente e non disobbedirò ai tuoi ordini”». Sincerità. Recitare il versetto 110: « Di’: “Non sono altro che un uomo come voi. Mi è stato rivelato che il vostro Dio è un Dio Unico. Chi spera di incontrare il suo Signore compia il bene e nell’adorazione non associ alcuno al suo Signore”». Chiamare Allah. Recitare il versetto ventisette: «Recita quello che ti è stato rivelato del Libro del tuo Signore. Nessuno può cambiare le Sue parole e non troverai, all’infuori di Lui, alcun rifugio». Ricordare l’aldilà. Recitare i versetti 47-49: «Nel Giorno in cui faremo muovere le montagne vedrai la terra spianata e tutti li riuniremo senza eccezione. Compariranno in file schierate davanti al tuo Signore: “Eccovi ritornati a Noi come vi creammo la prima volta. E invece pretendevate che mai vi avremmo fissato un termine?” E vi si consegnerà il Registro. Allora vedrai gli empi, sconvolti da quel che contiene. Diranno: “Guai a noi! Cos’è questo Registro che non lascia passare azione piccola o grande senza computarla!”. E vi troveranno segnato tutto quello che avranno fatto. Il tuo Signore non farà torto ad alcuno». Per scampare al Dajjal è utile anche conoscere a memoria tutti i novantanove nomi di Allah. «Ad Allah appartengono novantanove nomi – cento meno uno – non li memorizza se non colui che entrerà nel Paradiso. In verità Lui è l’Impari, ama le cose dispari» (Bukhari 6410). Il primo è Ar-Rahmân, Il Misericordioso. Il novantanovesimo è As-Sabûr, Il Paziente. «Secondo lo studioso arabo cristiano Samuel Shahid il Dajjal sarà l’incarnazione della speranza e attesa giudaica e il grosso del suo esercito sarà reclutato tra gli ebrei, ma il Gesù islamico ucciderà il Dajjal e i suoi seguaci. I musulmani attendono due Gesù, uno vero e uno falso. Il Gesù islamico sarà identificabile dal fatto che non gli piacciono gli ebrei e si aspettano che li attacchi e li uccida. Il falso Gesù è identificabile dal fatto che difenderà gli ebrei. I musulmani aspettano che il Gesù islamico con il suo capo – il Mahdi – attacchi Israele.
Giorgio Nadali
I demoni del sonno
I demoni non lasciano in pace gli umani nemmeno quando dormono. Infatti dormiamo per un terzo della nostra vita. San Gregorio di Nissa (vescovo) nel IV secolo sostenne l’idea che i demoni procrearono con altri demoni e con donne e che vi sono demoni maschi (detti “incubi”, plurale di incubus) e femmine (succubi, plurale di succubus). Avere un incubo è già un fatto spiacevole, ma sapere che l’incubus – la parola “incubo” – signifca proprio “demone che si unisce con una donna” è proprio inquietante.
Ma anche essere succubi è diabolico, anche se a diversi uomini forse piacerebbe unirsi ad una diavola. San Agostino nella sua “Città di Dio” (De Civitate Dei) narra di «di avere udito chi l’aveva sperimentato che i silvani e i fauni, i quali comunemente sono denominati “incubi”, spesso sono stati sfacciati con le donne e che hanno bramato e compiuto l’accoppiamento con loro». Ora avere un incubo è un fatto spiacevole, ma al tempo della caccia alle streghe diverse donne venivano messe a morte per essersi unite sessualmente ad un incubo. La succuba è invece un demone femminile specializzata nel sedurre monaci.
Durante i fenomeni clinici di “paralisi nel sonno” diversi pazienti hanno riferito di episodi diabolici. Per fortuna oggi sappiamo che i demoni sono spiriti reali, ma asessuati e che quelli nel sonno non si chiamano succubi o incubi, ma “illusioni ipnagogiche”. Per non avere gli incubi basta dunque un buon digestivo: una sana spiritualità.
Nostradamus
Quel diavolo di Satana
Innanzi tutto è bene distinguere il male da Satana…
Cos’è il male? Direi che è molte cose…
- Assenza di verità e di bene
- Inganno
- Falsità
- Ciò che rende una persona meno uomo / donna
- Difetto
- Ciò che crea sofferenza (fisica, morale, psicologica) a me stesso e/o agli altri
- Errore
- Limiti umani (fisici, handicap, malattia, sofferenza innocente), (morali , errori)
- Ciò che crea illusione
- Ingiustizia
- Ciò che è contro la natura umana e i suoi bisogni chiave che secondo Maslow sono: sopravvivenza, sicurezza, stima, socialità, senso alla vita
- Ciò che è contro la dignità umana
- Mali sociali moderni 1) Relativismo (non c’è una verità sull’uomo) 2) Secolarismo ( i valori spirituali non servono) 3) Laicismo (odio verso la religione)
- Ciò che è contrario alla natura di una cosa
- Ciò che confonde il piacere con la felicità
- Azione di Satana per invidia contro Dio e le sue creature umane e angeliche
- Odio
Dal libro “Un’esorcista racconta” di don G.Amorth:
Anche il demonio è una creatura di Dio. Il ruolo di ogni creatura dipende da una impostazione cristocentrica… Alcuni teologi pensano che solo in virtù del mistero della croce gli angeli siano stati ammessi alla visione beatifica di Dio. Molti Padri scrivono affermazioni interessanti. Ad esempio, leggiamo in S. Atanasio che anche gli angeli debbono la loro salvezza al Sangue di Cristo. Riguardo ai demoni, le affermazioni contenute nei Vangeli sono tante: Cristo con la sua croce ha sconfitto il regno di Satana ed ha instaurato il regno di Dio. Ad esempio, gli indemoniati di Gerasa esclamano: “Che c’è tra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?” (Matteo 8,29)
Alla luce della centralità di Cristo si vede il piano di Dio che ha creato buone tutte le cose “per lui e in vista di lui”. E si vede l’opera di Satana, il nemico, il tentatore, l’accusatore, per la cui suggestione è entrato nel creato il male, il dolore, il peccato, la morte. E risulta la restaurazione del piano divino, operata da Cristo col suo sangue. Emerge anche chiara la potenza del demonio: Gesù lo chiama “principe del mondo” (Giovanni 14,30); S. Paolo lo indica come “dio di questo mondo” (2 Cor. 4,4); Giovannni afferma che “tutto il mondo giace sotto il potere del maligno” (1 Giovanni 5,19). Satana era il più splendente degli angeli; è divenuto il peggiore dei demoni e il loro capo. Perché anche i demoni sono vincolati tra loro da una strettissima gerarchia e conservano il grado che avevano quando erano angeli…è una gerarchia di schiavitù, non di amore come esisteva tra gli angeli il cui capo è Michele.
Deve essere ben chiaro che il male, il dolore, la morte, l’inferno (ossia la dannazione eterna nel tormento che non avrà fine) non sono opera di Dio! Un giorno padre Candido stava cacciando via un demonio. Verso la conclusione dell’esorcismo egli si rivolse a quello spirito immondo con ironia: “Vattene da qui; tanto, il Signore te l’ha preparata una bella casa, ben scaldata!” Al che il demonio rispose: ” Tu non sai niente. Non è Lui che ha fatto l’inferno. Siamo stati tutti noi. Lui non ci aveva neppure pensato”.
Dio vuole che tutti si salvino; nessuno è predestinato all’inferno; Gesù è morto per tutti; a tutti vengono date le grazie necessarie alla salvezza.
Sarebbe bello parlare solo di Cristo; ma sarebbe contro ogni suo insegnamento e contro la sua opera. Per cui non arriveremmo mai a capirlo. La Scrittura ci parla del Regno di Dio, ma anche del regno di Satana; ci parla della potenza di Dio e di figli del Diavolo. E’ impossibile comprendere l’opera redentrice di Cristo senza tener conto dell’opera disgregatrice di Satana… Chi toglie Satana, toglie anche il peccato e non capisce più neanche l’operato di Cristo.
Sconfitto da Cristo, Satana combatte contro i suoi seguaci; la lotta contro gli spiriti maligni continua e durerà, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno…Prima di regnare con Cristo glorioso, finito l’unico corso della nostra vita terrena (non esiste altra prova!), ocmpariremo tutti davanti al tribunale di Cristo, per riportare ciascuno quello che fece nella sua vita mortale, o di bene o di male; e alla fine del mondo ne usciranno: chi ha operato il bene per la risurrezione di vita; e chi ha operato il male per la risurrezione di condananna.
Ancora un cenno su questa delicata materia…Come è sbagliato negare l’esistenza di Satana, altrettanto è sbagliato, secondo l’opinione più seguita, affermare l’esistenza di altre forze o entità spirituali, ignorate dalla Bibbia e inventate dalgi spiritisti, dai cultori delle scienze esotiche o occulte, dai seguaci della reincarnazione o dai sostenitori delle cosiddette “anime vaganti”. Non esistono spiriti buonial di fuori degli angeli; né esistono spiriti cattivi al di fuori dei demoni. Le anime dei defunti vanno subito o in paradiso o all’inferno o in purgatorio, come è stato definito da due concili (Lione e Firenze).
Contro le ingiustificate paure del demonio, riportiamo una pagina di S. Teresa d’Avila, tratta dalla sua Vita:
“Se questo Signore è così potente, come so e vedo; se i demoni non gli sono che schiavi, come la fede non mi permette di dubitare, che male mi possono fare se io sono la serva di questo Re e Signore? Piuttosto, perché non sentirmi così forte da affrontare l’inferno intero?… Sapete quando i demoni ci fanno spavento? Quando ci angustiamo con le sollecitudini per gli onori, per i piaceri e per le ricchezze del mondo. Allora noi, amando e cercando quello che dovremmo aborrire, mettiamo nelle loro mani le armi con cui potremmo difenderci e li induciamo a combatterci con nostro immenso pregiudizio… Piaccia a Dio che, sorretta dalla grazia, io ritenga riposo ciò che è riposo, onore ciò che è onore, piacere ciò che è piacere, e non il contrario. Allora farei le corna a tutti i demoni, che fuggirebbero spaventati…
1033. Non possiamo essere uniti a Dio se non scegliamo liberamente di amarlo. Ma non possiamo amare Dio se pecchiamo gravemente contro di Lui, contro il nostro prossimo o contro noi stessi…Morire in peccato mortale senza esserne pentiti e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da lui per una nostra libera scelta. Ed è questo stato di definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati che viene designato con la parola “inferno”
1034. Gesù parla ripetutamente della “Geenna”, del “fuoco inestinguibile”, che è riservato a chi sono alla fine della vita rifiuta di credere e di convertirsi. e dove possono perire sia l’anima che il corpo. Gesù annunzia con parole severe che egli “manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno… tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente” (Mt 13, 41-42), e che pronunzierà la condanna: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno!” (Mt 25, 41).
1035. La Chiesa nel suo insegnamento afferma l’esistenza dell’inferno e la sua eternità. Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene dell’inferno, il “fuoco eterno”. La pena principale dell’inferno consiste nella separazione eterna da Dio, nel quale soltanto l’uomo può avere la vita e la felicità per le quali è stato creato e alle quali aspira.
1036. Le affermazioni della Sacra Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa riguardanti l’inferno sono un appello alla responsabilità con la quale l’uomo deve usare la propria libertà in vista del proprio destino eterno. Costituiscono nello stesso tempo un pressante appello alla conversione: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa, quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla Vita, e quanti pochi sono quelli che la trovano!” (Mt 7, 13-14).
1037. Dio non predestina nessuno ad andare all’inferno; questo è la conseguenza di una avversione volontaria a Dio (un peccato mortale), in cui si persiste sino alla fine. Nella liturgia eucaristica e nelle preghiere quotidinae dei fedeli, la Chiesa implora la misericordia di Dio, il quale non vuole “che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi” (2 Pt 3,9).
CHI HA PAURA DEL DIAVOLO?
Esistono due atteggiamenti sbagliati con cui affrontare la tematica del “male”:
– credere che Satana non esista (e questa è la sua più grande conquista);
– aver paura di lui (pensare che sia più forte di noi, vederlo agire in ogni circostanza).
In realtà basta aprire il Vangelo per confutarli entrambi: si testimoniano numerosi esorcismi compiuti da Gesù, e si possono contare più di cento riferimenti al diavolo (chiamato da Gesù anche “principe di questo mondo”). I discepoli, poi, tornando dalla loro missione erano euforici a tal punto che Gesù dovette intervenire: “Non rallegratevi perché i demòni si sottomettono a voi ma perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”. Dunque tranquilli! Satana esiste, ma non dobbiamo temerlo: temiamo piuttosto il peccato, frutto del nostro deliberato consenso, e causa della perdita della grazia di Dio!
S. Giovanni Crisostomo non esitava a definirlo addirittura “santificatore delle anime”, logicamente non per sua natura, ma in quanto nel combattimento spirituale quotidiano, noi abbiamo l’occasione, con la grazia di Dio, di resistere al male e di radicarci nel bene.
In questa lotta contro gli spiriti del male (Ef. 6,12), siamo grazie a Dio provvisti di potenti armi: abbiamo la preghiera, i sacramenti e l’intercessione degli angeli e dei santi. E come non ricordare l’importantissimo ruolo della nostra Mamma del cielo! La Storia della Salvezza si apre con una profezia di speranza, l’inimicizia tra la Donna e il serpente (Gen. 3,15), e si chiude con una grande profezia di certezza, il combattimento tra la “Donna vestita di Sole” e il “dragone rosso” (Ap. 12,1) di cui ben conosciamo l’esito. Ed è con somma gioia che possiamo annunciare al mondo intero: la vittoria appartiene a Cristo, nostro Sole di Giustizia!
Dal giornale “La Stampa” di Torino, del 27-3-1981 riportiamo l’illuminante pensiero del PAPA: “SATANA ESISTE, HA UN REGNO, UN’AZIONE LOGICA”. Il demonio esiste, ha un suo regno, ha un suo programma che “esige una stretta logica
dell’azione, una logica tale che il regno del male possa reggere: anzi, che possa svilupparsi negli uomini ai quali è indirizzato”. Giovanni Paolo II, che nell’omelia ha citato Newton e Einstein, ha parlato a lungo di Satana, del suo regno contrapposto a quello di Dio: “La lotta tra il regno del male, dello spirito maligno, e il regno di Dio – ha detto – non è cessata, non è finita. E’ entata soltanto in una tappa nuova, anzi nella tappa definitiva. In questa tappa la lotta perdura nelle generazioni sempre nuove della storia umana”. Rivolgendosi poi direttamente ai giovani, il Pontefice ha affermato: “Imparate a pensare, a parlare e ad agire con chiarezza evangelica, chiama epeccato il peccato e non chiamatelo liberazione”. “La Stampa” del 27-3-1981
CORRIERE DELLA SERA – Sabato, 3 Febbraio 1996 – Cronache Italiane
L’esorcista: il satanismo anche colpa della Chiesa (Cattolica)
Luigi Accattoli
ROMA – Se le sette sataniche furoreggiano è anche colpa della Chiesa, che da decenni sottovaluta il fenomeno: l’aveva sostenuto una settimana fa il demonologo monsignor Corrado Balducci e l’afferma ora l’esorcista padre Gabriele Amorth, in un’intervista a «Trentagiorni». E sono due specialisti della materia, con incarichi ufficiali nella Chiesa.
«Non ci sono sacerdoti preparati in tema di culti satanici», aveva detto Balducci: «Pochi si interesano alla demonologia, alla parapsicologia e alla psichiatria». Ed ecco la denuncia del padre Amorth, paolino ed esorcista della diocesi di Roma: «La gerarchia cattolica deve recitare un grosso mea culpa: se si diffondono sempre più pratiche esoteriche e sette sataniche è anche colpa sua. Troppo spesso ha commesso peccati d’omissione nell’insegnamento sul demonio e nel provvedere a fornire rimedi per i fedeli che venivano da lui attaccati».
Il disarmo della Chiesa, secondo Amorth, è quasi totale: tutto «è lasciato alla buona volontà dei vescovi locali», alcuni si rendono conto «del bisogno di avere esorcisti», molte diocesi invece «non ne hanno neppure uno».
Ma il male sarebbe più profondo. Secondo l’esorcista «molti vescovi non credono più nell’ esistenza del demonio» ed è stato «quasi completamente abbandonato l’uso degli esorcismi, ritenendolo un retaggio di “secoli bui”».
Nessuna meraviglia dunque che il satanismo trovi – anche in Italia – un terreno favorevole: «Sempre più numerose sono le persone che praticano lo spiritismo o aderiscono a sette sataniche. E diventata quasi una moda. Talvolta lo fanno con incoscienza, senza sapere a cosa vanno incontro. Ma poi sono costretti a subirne le conseguenze».
Sia Balducci sia Amorth distinguono tra Satana e satanismo. «Non sempre c’è un collegamento», dice Balducci. E Amorth sostiene che «non c’è proporzione tra i casi che hanno bisogno dello psichiatra, il 999,9 per mille e quelli che hanno bisogno dell’esorcista».
LA STAMPA – Sabato, 3 Febbraio 1996 – Cronache Italiane
“La Chiesa dà una mano a Satana”
“E’ stata trascurata la dottrina e molti vescovi non ci credono più”
Il demonologo: troppi errori nell’insegnamento
ALLARME Demonio: lo lancia, dalle pagine del mensile cattolico “Trenta Giorni” il più grande esperto italiano della Chiesa Cattolica, l’esorcista della Diocesi di Roma padre Gabriele Amorth. Con un’accusa bruciante: se Satana sta moltiplicando la sua presenza visibile e tangibile nel nostro Paese, la colpa è anche della Chiesa. “La gerarchia cattolica – tuona padre Amorth – deve recitare un grosso mea culpa : se si diffondono sempre più pratiche esoteriche e sette sataniche, è colpa anche sua. Troppo spesso ha commesso peccati d’omissione nell’insegnamento sul Demonio e nel provvedere a fornire rimedi per i fedeli che venivano da lui attaccati”.
Sempre più persone praticano lo spiritismo, o aderiscono a sette sataniche: “E’ diventata quasi una moda”. Ma poi sono costretti “spesso con terrore a subirne le conseguenze”. E qui si tocca la radice dell’errore commesso dalla Chiesa: “Perché il Demonio – sostiene l’esorcista – non è un’entità impersonale, non è il nome dato dagli psicologi al male astratto che esiste nella società, ma è una persona concreta”. Ne parla il Vangelo, e ne parlano i Padri della Chiesa; ma “purtroppo una cattiva teologia ha diffuso anche all’interno della Chiesa cattolica questa astratta concezione del Demonio che è in aperto contrasto con l’insegnamento del Vangelo, con il magistero, con il sentimento comune del popolo cristiano: anche molti vescovi non credono più nella sua esistenza”. La Chiesa d’altronde “non ha più insegnato correttamente la Dottrina sul Demonio insegnataci dalla Sacra Scrittura, e tramandataci dalla Tradizione. Sì, anche la gerarchia cattolica ha una grossa responsabilità per il diffondersi del fenomeno satanista”.
Gli influssi di natura malefica sono sostanzialmente due: l’infestazione diabolica, e la possessione. L’infestazione si ha quando un demonio “esterno” alla persona l’aggredisce, provocando disturbi fisici o psichici, non curabili dalla medicina. La possessione è rarissima: “Si ha quando all’interno di una persona penetra un demonio, che ogni tanto agisce con le sue membra”. Ma secondo padre Amorth questo è un evento veramente eccezionale: “Non c’è proporzione fra i casi che hanno bisogno dello psichiatra, il 999,9 per mille e quelli che hanno bisogno dell’esorcista. La maggioranza dei casi che curo sono dovuti a infestazione diabolica”.
Ma entrambi questi mali sono in aumento. La prima causa è costituita dalle sedute spiritiche e dall’appartenenza a sette sataniche. “Essendo oggi in esplosione queste vie che espongono a mali malefici e alla stessa possessione – dice padre Amorth – ecco che il Demonio ha buon gioco”. Nelle sedute spiritiche, secondo l’esorcista, “in realtà se interviene qualcuno è il Demonio, perché i defunti sono in paradiso, o in purgatorio o all’inferno”. E questa è una pratica che “anche sacerdoti incoscienti consigliano a genitori che hanno perduto i loro figli”! Il sacerdote cita una statistca: il 36% dei ragazzi in età scolare avrebbe già esperienza di sedute spiritiche. Altre cause del “boom” diabolico sono il peccato grave, e il “maleficio”, cioè un male fatto a qualcun altro per mezzo del Demonio: “Attraverso una legatura, il malocchio, la maledizione, o attraverso i riti della Macumba e del Voodoo. Questi sono i più difficili da combattere”.
[m. tos.]
Mappa del satanismo in Italia
Secondo il sociologo Massimo Introvigne, uno dei maggiori esperti italiani dei culti esoterici, si possono distinguere quattro correnti di satanismo, a ciascuna delle quali si ispirano poi i vari gruppi, anche se poi, nella pratica la distinzione non è mai così netta e spesso riti e motivazioni si mescolano:
1) Satanismo razionalista: Satana è semplicemente il simbolo del Male, di una visione del mondo anticristiana, edonista e immorale;
2) Satanismo occultista: accetta la visione del mondo descritta dalla Bibbia, la stora della Creazione, la cacciata dal Cielo degli Angeli ribelli poi divenuti demoni, però schierandosi “dall’altra parte”, al servizio del diavolo;
3) Satanismo acido: i riti si basano sull’uso di sostanze stupefacenti, orge e abusi psicologici e sessuali. Il culto del diavolo è semplicemente una scusa per eccessi e depravazioni;
4) Luciferismo: è il satanismo di derivazione maniche o gnostica. Lucifero e satana sono oggetto di venerazione all’interno di cosmogonie che ne fanno un aspetto “buono”, o comunque necessario, del sacro.
Ecco di seguito le principali sette attive anche in Italia:
Bambini di Satana: è quella più famosa, per le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto il suo leader , l’ex guardia giurata Marco Dimitri (la “Bestia 666”, come si autodefinisce). Può contare su circa 60 adepti e ha sede a Bologna. Come impostazione il gruppo si riallaccia alla Chiesa di satana fondata a San Francisco da Anton La Vey nel 1966. I seguaci americani sono stati più volte coinvolti in vicende di abuso di minori e violenze sessuali, ma nella maggior parte dei casi l’adorazione del demonio segue rituali innocui, legati all’occultismo. Recentemente dei seguaci sono entrati in azione anche in Campania, celebrando una messa nera tra gli scavi di Pompei.
Chiese di Satana di Torino: il capoluogo piemontese vanta la comunità di satanisti più attiva d’Italia, 40 mila seguaci secondo il responsabile di una delle sette cittadine, molti di meno secondo le indagini del professor Introvigne, che parla di non più di 5-600 adepti, divisi in due Chiese. Le loro messe nere hanno un rituale meno macabro di quello di altri gruppi: niente orge o abusi sessuali, ma celebrazioni nel corso delle quali viene gridato l’odio a Dio, attraverso la profanazione del Crocifisso e l’uso di amuleti.
Confraternita Luciferiana: con sede a Roma, questa setta guidata dall’occultista Efrem del Gatto segue il culto di Lucifero, ritenuto il “principe perfetto” di gran lunga superiore a Satana. Nei riti si eseguono flagellazioni liberatorie e durante le messe nere si tagliuzzano mani e braccia per offrire sangue al loro signore. Gli adepti sono circa 150.
Cerchio satanico: una setta clandestina, ispirata al pensiero e alle azioni di Charles Manson, con sede a Bassano del Grappa.
Figli di Satana: setta clandestina, attiva in Piemonte, e dedita soprattutto alla profanazione dei cimiteri di campagna.
Ierudole di Ishtar: un misterioso gruppo satanista tutto femminile, di cui si è scoperta traccia a Pescara.
Tempio di Set: è il più importante gruppo satanico americano, fondato nel 1975 da Michael Aquino. La filiale italiana si trova a Napoli, ed è stata accusata di aver organizzato una messa nera nei sotterranei dello Stadio San Paolo.
Anche Satana ha le sue feste:
Un calendario parallelo, con le sue feste, la sua liturgia e i suoi “santi”. Gli adoratori di Satana hanno precisi appuntamenti, durante i quali le varie sette, nonostante le loro differenze, svolgono più o meno gli stessi riti. Ecco le principali scadenze:
31 ottobre: è il Capodanno di Satana, notte di Sabba e di inizio del nuovo anno. In questa occasione si svolgono molte cerimonie di propiziazione, poiche si ritiene che questa sia la notte in cui ogni richiesta verrà esaudita.
21 dicembre: prima notte di Tregenda, durante la quale i riti demoniaci si mescolano con quelli pagani precristiani.
2 febbraio: è la notte di Candelora, con un Sabba dedicato alla consacrazione delle candele e dei lumi che verranno utilizzati nei riti dei mesi successivi. Ma è anche la notte nella quale gli apprendisti stregoni hanno la loro cerimonia di iniziazione.
21 marzo: altra data importante, quella dell’equinozio di primavera, che si festeggia con la seconda notte di Tregenda.
30 aprile: segna l’inizio dell’estate esoterica, con il Sabba dedicato ai riti propiziatori all’accumulo di denaro e al successo.
24 giugno: terza notte di Tregenda, con riti di protezione per gli aderenti alla setta e lancio di anatemi e malefici contro i nemici.
31 luglio: si svolge uno dei Sabba più importanti, con il quale si respingono gli influssi malefici esterni.
29 settembre: quarta e ultima notte di Tregenda, in occasione dell’equinozio di autunno. È l’appuntamento più colto, quelle nel quale si inneggia alla conoscenza demoniaca.
Giorgio Nadali
Satana e il Leone
Il 13 ottobre 1884, Papa Leone XIII (1810-1903) dopo aver finito di dire Messa si voltò per scendere le scale e crollò, cadendo in uno stato che appariva come un coma o addirittura la morte.
I sacerdoti e anche cardinali si precipitarono al suo fianco, temendo il peggio. Il Papa si rialzò ed era visibilmente scosso. Appariva traumatizzato e si tornò a precipizio al suo appartamento dove immediatamente scrisse una preghiera di esorcismo Leonino: la preghiera a San Michele Arcangelo «proteggerci in battaglia». Affidò poi questa preghiera da dire dopo ogni Messa da quel giorno in avanti. Papa Leone presumibilmente cadde in quello che è conosciuto come un’estasi mistica. Dopo essersi ripreso rivelò che di aver sentito uno scontro tra Satana e Gesù proveniente da davanti al Tabernacolo.
Riferì di aver sentito una voce burbera profonda che il Papa identificò come Satana, che si vantava di poter distruggere la Santa Chiesa cattolica e di mettere tutta la Chiesa sotto il suo dominio, se solo lui avesse avuto «più tempo e più potere». Udì una voce dolce, maschile, dire, «quanto tempo… quanta energia?» La voce profonda rispose «cento anni e potere rispetto a quelli che si darebbe in servizio a me.» Udì Gesù dire, «Così sia». Il Papa riferì di avere poi visto una visione terrificante di demoni malvagi rilasciati dall’inferno. Ha anche detto che all’ultimo minuto, vide San Michele accorrere per ricacciarli all’inferno. Papa Leone XII tornò direttamente nella sua stanza e scrisse l’esorcismo Leonino. Il Papa temeva che Satana avrebbe tentato di distruggere la Chiesa, il deposito della fede e i dogmi della Chiesa. Per cercare di proteggere la Chiesa e tutte le famiglie, scrisse una preghiera per una potente intercessione del grande San Michele Arcangelo.
Tra il 1882 e il 1902 Papa Leone scrisse anche 12 encicliche sul Rosario. Diceva: «Ecco la risposta… Ecco l’arma contro Satana... la potenza del Rosario… mettiti nelle mani della madre di Dio». Nel 1934, tuttavia, la preghiera d’intercessione di Papa Leone è stata cambiata senza spiegazione. È stato sostituita da una preghiera a San Michele (protettore dei Pontefici), che è ancora potente, ma non forte come l’originale. La nuova preghiera recita: «Gloriosissimo Principe delle celesti milizie, Arcangelo San Michele, difendici nelle battaglie contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
Vieni in aiuto degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Tu sei venerato dalla Chiesa quale suo Custode e Patrono, e a te il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Prega, dunque, il Dio della Pace a tenere schiacciato Satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e danneggiare la Chiesa. Presenta all’Altissimo con le tue le nostre preghiere, perché discendano tosto su di noi le Sue divine misericordie, e tu possa incatenare il dragone, il serpente antico, Satana, e incatenato ricacciarlo negli abissi, donde non possa più sedurre le anime. Amen». Diversi sacerdoti esorcisti pensano che l’Esorcismo di Leone XIII possa essere liberamente recitato anche dai fedeli laici in forma di preghiera personale per sé stessi. È essenziale essere in grazia di Dio, cioè di non trovarsi in uno stato di peccato mortale.
Questa è una preghiera molto santa, ma non quella originale a San Michele che Papa Leone compose e ordinò di essere recitata in ogni Messa. Si ritiene che le autorità ecclesiastiche l’abbiano sostituita per tenere la gente all’oscuro degli incredibili contenuti ed eventi contenuti della preghiera originale. Più tardi, la Chiesa ritirò anche il mandato a dire anche questa preghiera modificata dopo ogni Messa. Molti cattolici credono che Satana abbia preso di mira uno smantellamento sistematico della Chiesa cattolica tradizionale, tra cui la fede, i dogmi e i sacramenti. I problemi della Chiesa tra cui gli scandali, la perdita di vocazioni e della fede è il risultato del suo aumento di potenza in questo periodo storico. Il XX secolo è stato dato a Satana come un tempo di prova per l’umanità, che è stata la più peccatrice di tutta la storia con tutte le guerre e le atrocità. Satana si sta comportando in modo più aggressivo nel causare l’immoralità, nonostante il suo potere inizi a calare. Papa Leone XIII ebbe un’esperienza mistica. Quell’esperienza, l’originale preghiera a San Michele e la soppressione di quella preghiera rimane uno degli eventi più interessanti e controversi relativi alla situazione attuale, in cui si trova la Chiesa cattolica.
Mystic Editor
El Tio. Il demone dei minatori boliviani
Nelle miniere boliviane El Tio (“lo zio”) è il nome familiare dello spirito delle montagne. È associato col diavolo della tradizione cristiana. El Tio è la figura centrale della vita rituale delle comunità di minatori boliviani. A Cerro de Potosì (Bolivia) i minatori sono cattolici e credono sia in Gesù Cristo, sia a El Tio. In ogni miniera non può mancare il suo feticcio di argilla, dal tipico aspetto diabolico, seduto in una nicchia accanto alle aree di lavoro. Due tipi di offerte sono fatte a El Tio: la ch’alla e la k’araku. La prima è una visita sociale, durante la quale i minatori si siedono, bevono insieme, fumano e usano cocaina offrendole al feticcio.
Il rito è praticato ogni martedì e venerdì mentre entrano in miniera. L’immagine di El Tio è adornata con drappi colorati e le sono poste delle sigarette in bocca. Poi i minatori spruzzano sul feticcio del liquore, gli offrono foglie di coca e accendono le sigarette a lui offerte. In cambio “lo zio” demoniaco assicurerà protezione, salute e fortuna ai lavoratori della miniera. La k’araku è un’offerta più solenne fatta da uno sciamano (yatiri) per placare El Tio dopo un incidente minerario. Il rito si svolge a Potosì (Bolivia) il primo di agosto. Vengono anche sacrificati dei lama. Il loro sangue è sparso all’ingresso delle miniere, sui macchinari di estrazione e sulle rocce della vene estrattive. Spesso il cuore del lama, oppure un suo feto essicato comprato per l’occasione viene bruciato ai piedi di El Tio. Poi i minatori escono e mangiano le carni dei lama sacrificati. Vi è anche una danza, la diablada (diavolata) eseguita durante il carnevale di Oruro, in onore della Vergine dei minatori (Virgen de la Candelaria). Questa danza colorata con costumi e maschere diaboliche è protetta dall’UNESCO come patrimonio orale immateriale dell’umanità. El Tio appare nel finale del video musicale «La La La» del 2013 di Naughty Boy e Sam Smith girato nella miniera di Potosì.
Giorgio Nadali
Esorcismo di massa in Messico
Il 20 giugno 2015 un’intera nazione è stata esorcizzata, presso la cattedrale di San Luís Potosí, nell’omonimo stato, situato nel centro del Messico.Lo hanno officiato due arcivescovi, il cardinale SandovalÍñigueze Mons. Carlos Cabrero, otto esorcisti e lo spagnolo Padre José Antonio Fortea, un demonologo. L’arcivescovo emerito di Guadalajara Juan SandovalÍñiguezha fornito i particolari.L’arcivescovo il cardinale SandovalÍñiguez ha spiegato che il «magno esorcismo» era volto a supplicare Dio affinché concedache gli sforzi per allontanare dal Paese «il male e la violenza» abbiano successo. Secondo il cardinale della seconda arcidiocesi del il male è entrato in Messicodopo l’approvazione della depenalizzazione dell’aborto a Città del Messico.Il Cardinale, Juan SandovalÍñiguez ha anche paragonato le vittime dei cartelli della droga ai bambini «smembrati nel ventre della madre». L’”effetto Papa Francesco” ha dato impulsoal recente boom della domanda di esorcismi in tutto il mondo. Il Telegraph ha riferito che la comparsa di Papa Francesco ha coinciso con un aumento del numero di persone in fila a sostenere che di essere possedute da Lucifero o uno dei suoi molti luogotenenti.Bergoglio con i suoi frequenti riferimenti al Diavolo ha contribuito a spingere la fede in Belzebù nuovamente in auge nella Chiesa cattolica, che una volta era un imbarazzo nel trattare questo tema.Il Vaticano insiste sul fatto che la possessione demoniaca è molto reale e sotto Papa Francesco, la Chiesa cattolica ha formato sempre più sacerdoti per l’antica arte di esorcizzare un demone.Anche se in passato molti sacerdoti sono stati chiamati a esorcizzare demoni difficili e impegnativi da persone possedute, fino ad ora nessuno nella Chiesa cattolica era mai stato chiamato ad esorcizzare un intero paese.L’esorcismo di massa si è tenuto in Messico dopo l’annuncio del Papa Francesco che la contea era stato punita “dal diavolo per la sua violenza criminale”. A causa della prevalenza di bande di droga nel paese, il Messico ha uno dei tassi di omicidi più alti del mondo.L’Arcivescovo Cabreroha riferito che anche se l’esorcismo di massa non è una pratica comune, si è ritenuto di bandire i grandi mali che risiedevano in Messico.”La cerimonia comprendeva preghiere sul problema del divorzio e dell’aborto, che spesso sono favoriti da leggi disumane, leggi che vanno contro la natura stessa.”Il cardinale ha spiegato che l’esorcismo di massa di Messico è stata una preghiera collettiva chiedendo a Dio di scacciare il vecchio nemico del paese. È stata la preghiera chiedendo a Dio di scacciare il nemico, per allontanarlo da questi luoghi. Da San Luis, prima di tutto, e poi da tutto il Messico. Questa violenza non è altro che il Diavolo che ci sta lacerando. Si tratta di una situazione gravissima che stiamo vivendo in Messico, la cui radice è molto profonda, al di là di malvagità umana; è il diavolo, che è molto collegato alla morte. Lui è un omicida fin dal principio”.Il cardinale messicano ha anche affrontato il tema della variazione in Messico delle leggi sull’aborto che nelle prime 12 settimane di gravidanza è ormai depenalizzato a Città del Messico, e dal momento del cambiamento della legge, ci sono stati 120.000 aborti effettuati in Messico. “Quando un paese cristiano paese depenalizza l’aborto, è una tragedia e un peccato gravissimo” – ha riferito il porporato.La genuina convinzione di Papa Francesco nella realtà di Satana e le sue orde infernali è stata rafforzata in molti nella Chiesa cattolica.Monsignor Luigi Neri, l’arcivescovo di Ferrara ha accusato l’ateismo e il consumismo per lo scoppio di massa di possessioni demoniache
Giorgio Nadali
Dybbuk. Il demone in scatola
Il dybbuk è, nel misticismo ebraico, l’anima senza pace di un defunto, che prende possesso del corpo di un uomo o di una donna. Il suo nome deriva dall’ebraico “attaccamento”. È forse questa l’accusa che è rivolta a Gesù, quando coloro che l’ascoltavano dissero: «Ha un demonio» (Giovanni 10,20). Come anima di un morto o semplicemente come spirito maligno, il dybbuk, può attaccare un corpo vivente e possederlo a causa di un peccato segreto, facendo di lui o lei un dybbukin (posseduto). Questo causa una possessione diabolica che lo fa parlare attraverso il posseduto. Il dybbuk deve completare dentro la persona che possiede ciò che non è riuscito a fare durante la vita terrena. Per farlo uscire dalla persona in cui dimora, vi sono delle complesse procedure che si trovano nei testi cabalistici e queste possono essere messe in atto solo da esperti chassidici. Il giudaismo non conosce comunque il concetto di inferno o di dannazione eterna. Il dybbuk è legato alla credenza nello ibbur (“impregnamento”), una forma limitata di trasmigrazione dell’anima. Lo ibbur è la nascita in una persona buona di un’anima giusta. Per estensione, uno spirito malvagio può passare da una persona all’altra. Il giudaismo tradizionale non insiste sulla realtà dell’oltretomba né sulla trasmigrazione dell’anima. La Cabala afferma invece il concetto di reincarnazione chiamata gilgul. Il dybbuk è uno spirito maligno nello chassidismo ebraico. Il termine apparve per la prima volta nelle comunità ebraiche in Polonia e Germania nel xvii secolo d.C.
Il dybbuk può nascondersi in una scatola di legno chiamata kufsat dybbuk. Se è aperta, il dybbuk prenderà possesso del malcapitato. Da questa credenza chassidica è stato tratto un film[1] del 2012, tratto da una storia vera[2], The Possession, in cui il dybbuk è il dèmone femminile ebraico Abyzou, detta “la ladra di bambini”. Un precedente film che ha per protagonista un dybbuk è The Unborn, del 2009.
Nel 2004 una kusfat dybbuk è stata venduta sul sito di aste eBay per 280 dollari da Iosif Nietzke[3] a un acquirente di San Louis (usa). La scatola di legno, oltre al presunto dybbuk, conteneva due ciocche di capelli, una tavoletta di marmo, un calice, un bocciolo di rosa essiccato, due penny e una candela. Sia il primo possessore, Kevin Mannis, sia l’ultimo acquirente sperimentarono strani fenomeni come guasti elettrici, bruciatura di lampadine, guasti al computer e problemi di salute, come urticaria e perdita di capelli. Jason Haxton, direttore del museo di medicina osteopatica di Kirksville, ha seguito l’ultimo proprietario Nietzke e ha sperimentato gli stessi fenomeni. Chiese aiuto ai rabbini chassidici per richiudere il dybbuk al suo interno, riuscendovi, e nascose la scatola in una località segreta.
Nella tradizione chassidica solo un potente rabbino che può operare miracoli, noto come ba’al shem (il signore del nome), può espellere anche il più malvagio dei dybbuk mediante un esorcismo. In ogni caso il rituale per espellere un dybbuk prevede oggi che siano presenti nove uomini ebrei più il rabbino. La celebrazione del rito prevede di spaventare il dybbuk e poi di dialogare con esso nel tentativo di fargli comprendere che deve andarsene. Il gruppo dei dieci circonda il posseduto e recita ripetutamente i versetti del Salmo 91[4]. Il rabbino suona uno shofar (il corno di ariete rituale giudaico) in un modo particolare. Questo spaventa sia il dybbuk, sia la persona posseduta, provocando la separazione dei due. Fatto ciò, il rabbino dialoga con il dybbuk per capire se ha intenzione di possedere diabolicamente un essere umano. Infine il gruppo prega per il posseduto. Talvolta è necessario che il dybbuk faccia i suoi comodi prima che decida di andarsene. La maggioranza degli ebrei non crede più alla presenza dei dybbuk, tranne la comunità chassidica, che celebra ancora i rituali esorcistici sui dybbuk.
Giorgio Nadali
[1] The Possession, di Ole Bornedal, scritto da Juliet Snowdel e Stiles White, 2012.
[2] La scatola di legno kusfat dybbuk portata in America da una sopravvissuta all’Olocausto. La scatola non è stata aperta per sessant’anni e proveniva dal ghetto di Varsavia. Il 10 novembre 1938 un gruppo di donne del ghetto di Lodz vi intrappolarono un dybbuk.
[3] A jinx in a box?, «Los Angeles Times», 25/07/2004.
[4] Salmo 91,10: «Ecco, i tuoi nemici, o Signore, ecco, i tuoi nemici periranno, saranno dispersi tutti i malfattori».
Boom di esorcismi
Esorcismi in aumento. Almeno secondo il portavoce dell’Associazione Internazionale Esorcisti – lo psichiatra Valter Cascioli – secondo il quale “le richieste sono aumentate in maniera significativa”. Mezzo milione l’anno. La colpa è dei maghi e degli operatori dell’occulto, ai quali – paradossalmente – poi gli italiani si rivolgono per trovare sollievo dai tormenti diabolici, invece di affidarsi ai sacerdoti esorcisti. La mancanza di fede porta ogni anno dieci milioni di italiani ad avere a che fare con maghi e fattucchiere, e quindi con il demonio. La Chiesa reagisce aumentando il numero di esorcisti nelle diocesi e con l’aggiornamento dei sacerdoti, che in seminario non vengono preparati allo studio della demonologia. Dal 13 al 18 aprile 2015 si è tenuto il corso sul “ministero dell’esorcismo e la preghiera di liberazione” organizzato dall’Istituto Sacerdos di Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum della Capitale. Durante il corso è stato messo in luce come la proliferazione di vampiri nelle serie televisive e nei film di Hollywood tra cui True Blood e Twilight stia incoraggiando i giovani a dilettarsi con le forze occulte. Il nuovo rito degli esorcismi risale al 1999. Il Rituale Romano conteneva, in un apposito capitolo, le indicazioni e il testo liturgico degli esorcismi. Questo capitolo era l’ultimo ed è rimasto senza essere revisionato dopo il Concilio Vaticano II. La stesura finale di questo Rito degli Esorcismi ha richiesto molti studi, revisioni, aggiornamenti e modifiche con varie consultazioni delle Conferenze Episcopali, dopo un’analisi da parte di un’Assemblea Ordinaria della Congregazione per il Culto Divino. Il lavoro è costato dieci anni. Nel Rituale attuale si trova, innanzitutto, il rito dell’esorcismo propriamente detto, da esercitarsi su una persona ossessa. Seguono le preghiere da recitarsi pubblicamente da un sacerdote, con il permesso del Vescovo, quando si giudica prudentemente che c’è un influsso di Satana su luoghi, oggetti o persone, senza arrivare però allo stadio di una possessione vera e propria. C’è, inoltre, una raccolta di preghiere da recitarsi privatamente da parte dei fedeli, quando essi sospettano con fondatezza di essere soggetti ad influssi diabolici.L’esorcismo ha come punto di partenza la fede della Chiesa, secondo la quale esistono Satana e gli altri spiriti maligni, e che la loro attività consiste nell’allontanare gli uomini dal cammino della salvezza. La dottrina cattolica c’insegna che i demoni sono angeli caduti a causa del loro peccato, che sono esseri spirituali di grande intelligenza e potere: “La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del Regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo Regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica per ogni uomo e per la società -, quest’azione è permessa dalla divina Provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma “noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Romani 8, 28)”
Giorgio Nadali