di Giorgio Nadali
www.giorgionadali.it
Vi è un deposito di tutti i semi della Terra (lo Svalbard Global Seed Vault) a 1300 chilometri dal Polo Nord, presso la cittadina norvegese di Longyearbyen – costato 9 milioni di dollari – inaugurato nel febbraio 2008. Per ora non dovrà aiutare i sopravvissuti all’Apocalisse preannunciata – secondo alcuni – dai Maya per venerdì 21 dicembre 2012. I suoi 2,25 miliardi di semi terrestri rimarranno in attesa – per questo è stato costruito – dei sopravvissuti ad una futura catastrofe legata alla Fine del Mondo. http://www.regjeringen.no/en/dep/lmd/campain/svalbard-global-seed-vault.html?id=462220. La predetta data del 21 dicembre 2012 era stata calcolatata dall’archeologo Eric Sidney Thompson che non aveva tenuto conto del calendario Maya religioso di 260 giorni, con settimane di 9 giorni. Per cui – secondo l’esperto dei Maya Vladimir Böhm e il matematico Buhumil, da uno studio pubblicato sulla rivista Astronomische Nachrichten – l’anno fatidico sarà il 2116.
TUTTAVIA… Il 21 dicembre 2012 è previsto sul serio l’allineamento galattico nel nostro Sole col centro della nostra Galassia Via Lattea. L’ultima volta fu 26.000 anni fa e l’innalzamento della temperatura provocò la fine dell’era glaciale. Inoltre i poli magnetici della Terra si invertono ogni 300.000 anni, ma questo evento non accade ormai da 800.000 anni. E’ certo che avverrà di nuovo. Senza contare le EMC (emissioni di massa coronale dal Sole) che provocherebbero gravi disturbi o annullamento delle comunicazioni terrestri. C’è chi si prepara ad una dura sopravvivenza senza energia elettrica (un disastro). Non sappiamo cosa accadrà. Chi volesse imparare le tecniche di sopravvivenza si può rivolgere alla scuola Sigma 3: http://www.survivalschool.us/. E che Dio ce la mandi buona…
Video di Giorgio Nadali a VERO TV sulla Fine del Mondo…
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=CfnJoTxHAw4
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=2JEf6lLgP8Y
VANGELO
«Quando dunque vedrete l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti; chi sarà sulla terrazza non scenda per prendere quello che è in casa sua; e chi sarà nel campo non torni indietro a prendere la sua veste. Guai alle donne che saranno incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! Pregate che la vostra fuga non avvenga d’inverno né di sabato; perché allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati. Allora, se qualcuno vi dice: “Il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: “Eccolo, è nel deserto”, non v’andate; “Eccolo, è nelle stanze interne”, non lo credete; infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sarà il cadavere, lì si raduneranno le aquile. (Matteo 24,15-28)
Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli. Imparate dal fico questa similitudine: quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte. Io vi dico in verità che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. (Marco 13,24-33)
«Ma quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo. Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s’andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e la gente non si accorse di nulla, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo. Allora due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato; due donne macineranno al mulino: l’una sarà presa e l’altra lasciata. Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. Ma sappiate questo, che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà». (Mt 24,36-44)
SAN PAOLO
Ratto salvifico:
Non è un topo, ma una profezia biblica che riguarda i credenti scelti e ancora vivi poco prima della data della fine del mondo. E’ contenuta nella prima lettera di San Paolo ai Tessalonicesi 4,17: “Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle nuvole, a scontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore”. Coloro che saranno scelti dal Signore perché giusti e vivi sette anni prima della fine del mondo, saranno chiamati in Cielo smaterializzandosi improvvisamente da questa Terra, per risparmiarsi i sette anni della tribolazione finale prima della fine. Le conseguenze saranno disastrose perché queste persone scompariranno improvvisamente. Pensiamo a quelle alla guida di auto e aerei ad esempio. Gli altri assisteranno invece ai sette anni di tribolazione immediatamente precedenti il giorno finale dell’Armaghedon.
La tribolazione è un periodo di tempo futuro di 7 anni in cui Dio completerà la Sua disciplina d’Israele e porterà a compimento il Suo giudizio del mondo miscredente. La Chiesa, composta da tutti coloro che hanno confidato nella persona e nell’opera del Signore Gesù per essere salvati dal castigo per il proprio peccato, non sarà presente durante la tribolazione. La Chiesa verrà allontanata dalla terra nell’evento che conosciamo come il rapimento:
1 Tessalonicesi 4:13-18: Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
1 Corinzi 15:51-53: Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
La chiesa è stata salvata dall’ira ventura (1 Tessalonicesi 5:9). Da un capo all’altro della Scrittura, si fa riferimento alla tribolazione con altri nomi come:
1) il giorno del Signore (Isaia 2:12; 13:6, 9; Gioele 1:15, 2:1, 11, 31, 3:14; 1 Tessalonicesi 5:2);
2) angoscia o tribolazione (Deuteronomio 4:30; Sofonia 1:1);
3) grande tribolazione, che fa riferimento alla seconda metà più intense del periodo di 7 anni (Matteo 24:21);
4) tempo o giorno di angoscia (Daniele 12:1; Sofonia 1:15);
5) tempo di angoscia per Giacobbe (Geremia 30:7).
È necessario comprendere Daniele 9:24-27 per capire lo scopo e il periodo della tribolazione. Questo passo di Daniele parla di 70 settimane che “sono state fissate riguardo al tuo popolo”. Il “popolo” di Daniele era quello ebraico, la nazione d’Israele, e quello di cui parla Daniele 9:24 è un periodo di tempo che Dio ha dato per “per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo”. Dio dichiara che “settanta settimane” adempiranno tutte queste cose. È importante comprendere che quando sono menzionate le “settanta settimane”, non si sta parlando di una settimana per come la conosciamo noi (di 7 giorni). Il termine ebraico (heptad) tradotto come settimana in Daniele 9:24-27 significa letteralmente “7″, e 70 settimane significa letteralmente 70 sette (70 volte 7). Questo periodo di tempo di cui parla Dio consiste effettivamente in 70 volte sette anni, ovvero 490 anni, il che è confermato da un’altra parte del passo di Daniele. Ai versetti 25 e 26, Daniele dice che il Messia sarà soppresso dopo le “sette settimane” e le “sessantadue settimane ” (69 settimane in totale), a cominciare dal decreto di ricostruire Gerusalemme. In altri termini, 69 volte sette anni (483 anni) dopo il decreto di ricostruire Gerusalemme sarà soppresso il Messia. Gli storici biblici confermano che trascorsero 483 anni dal tempo del decreto di ricostruire Gerusalemme fino al tempo in cui fui crocifisso Gesù. La maggior parte degli studiosi cristiani, a prescindere dalla loro posizione in merito all’escatologia (le cose o gli eventi futuri), interpreta come sopra le 70 settimane di Daniele.
Essendo trascorsi 483 anni dal decreto di ricostruire Gerusalemme fino alla soppressione del Messia, resta un sette (7 anni) da adempiersi nei termini di Daniele 9:24: “per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo”. Questo periodo finale di 7 anni è conosciuto come il periodo della tribolazione: un tempo in cui Dio porterà a compimento il giudizio su Israele per il suo peccato.
Daniele 9:27 dà qualche altra notizia di rilievo sul periodo di 7 anni della tribolazione. Daniele 9:27 dice: “L’invasore stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore”. La persona di cui parla questo versetto è quella che Gesù definisce “l’abominazione della desolazione” (Matteo 24:15) ed è chiamata “la bestia” in Apocalisse 13. Daniele 9:27 dice che la bestia stabilirà un patto per una settimana (7 anni), ma, a metà di questa settimana (3 anni e mezzo dall’inizio della tribolazione), infrangerà il patto facendo cessare sacrificio e offerta. Apocalisse 13 spiega che la bestia metterà un’immagine di se stessa nel tempio ed esigerà dal mondo intero di essere adorata. Apocalisse 13:5 dice che questo durerà per 42 mesi, che equivalgono a 3 anni e mezzo. Poiché Daniele 9:27 dice che questo accadrà “in mezzo alla settimana” e Apocalisse 13:5 dice che la bestia farà questo per un periodo di 42 mesi, è facile vedere che la lunghezza totale di tempo è di 84 mesi, ovvero 7 anni. Vedi anche Daniele 7:25, dove «un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo» (un tempo = 1 anno; dei tempi = 2 anni; la metà d’un tempo = 1 anno e mezzo per un totale di 3 anni e mezzo) fanno anche riferimento alla grande tribolazione, cioè l’ultima metà del periodo di 7 anni della tribolazione, quando sarà al potere «l’abominazione della desolazione» (la bestia).
APOCALISSE DI SAN GIOVANNI
Scritta in greco, sull’isola di Patmos da Sn Giovanni nell’anno 100 d.C.
Spesso si attribuisce al termine Apocalisse una catastrofe, è pur vero che il libro dell’Apocalisse descrive una serie di giudizi che consistono in catastrofi, corrispondenti sostanzialmente a tragedie che l’umanità dovrà subire, ma il termine significa “Rivelazione”.
E’ la rivelazione di Gesù Cristo quale egli è, il Signore dei signori, il Re dei re, il quale si riappropria di ciò che gli appartiene: la terra.
Anche nel linguaggio comune si è sentito parlare del “settimo sigillo”, questo perché nell’Apocalisse la prima serie di giudizi è dettata dall’apertura di sette sigilli.
In Israele ai tempi dell’Antico Testamento l’atto di proprietà veniva redatto, quindi arrotolato e sigillato, in caso di contestazione l’atto di proprietà veniva aperto.
Ecco, Cristo nell’Apocalisse apre i sigilli perché ha deciso di riprendere possesso della terra.
Il libro dell’Apocalisse si compone di 22 capitoli, è la rivelazione di Gesù Cristo come Egli è, quale Re vittorioso contro la morte, il male ed il nemico di Dio e dell’umanità: Satana.
E’ stato scritto dall’Apostolo Giovanni circa nell’ A.D. 95 quando si trovava in esilio sull’Isola di Patmos.
Il libro dell’Apocalisse è il libro della Bibbia che completa le informazioni profetiche rispetto al piano di Dio. Descrive in modo molto dettagliato gli eventi futuri dell’umanità. Sostanzialmente l’ultimo libro della Bibbia, forse il più importante per quanto riguarda le profezie e la comprensione del piano di Dio, è diviso in cinque parti:
Capitoli da 1 a 3. Lettera alle sette chiese dell’Asia, Dio usa Giovanni, l’autore del libro, per rivelare alla Chiesa le cose che dovranno avvenire. Questa parte ha un ruolo bivalente, il primo intende affermare il fatto che se non si è parte del corpo di Cristo, cioè della Chiesa, non si può capire il messaggio della rivelazione di Gesù Cristo. Il secondo è profetico riguardo alle fasi spirituali che attraverserà la Chiesa attraverso le epoche dalla nascita della Chiesa al ritorno di Cristo per rapire la Chiesa.
Capitoli 4 e 5. L’affermazione dell’autorità divina di Cristo sulla terra.
Capitoli da 6 a 19. Il periodo di sette anni della Tribolazione, descritta attraverso gli eventi ed i giudizi, periodo che inizia con l’apertura del primo sigillo, il cavallo bianco cavalcato dall’Anticristo, con l’arco senza le frecce, prende il potere senza fare la guerra, il cavallo bianco sembra significare che abbia usurpato il ruolo di Cristo. Il periodo termina con Gesù che viene cavalcando un cavallo bianco, seguito dai suoi eserciti, non ci sarà battaglia, viene posta fine alla Tribolazione.
Capitolo 20. Il regno dei mille anni governato da Gesù Cristo, al termine dei quali ci sarà l’ultima ribellione dell’umanità, l’apertura dei libri ed il giudizio universale relativo a quelli che non hanno la salvezza di Cristo.
Capitoli 21 e 22. La vita eterna con Dio con dei nuovi cieli e la nuova terra, il compimento finale del Piano di Dio.
http://www.redwood.it/apocalisse
MAYA
Allineamento del sole con il centro della nostra galassia Via Lattea
Calendario inizio: 11 Agosto 3114 a.C.
Fine: Venerdì 21 Dicembre 2012
Gli antichi gruppi di indigeni Maya, ed i loro moderni discendenti credono che l’Universo sia stato rinnovato in precedenza per ben quattro volte. Il primo tentativo di produrre vita umana produsse soltanto animali; il secondo produsse delle persone fatte di ghiaia tritata che in seguito sarebbero diventati alcuni insetti (come formiche ed api); il terzo tentativo produsse scimmie; ed il quarto tentativo diede come risultato “i veri umani.” Ogni precedente tentativo di creazione dell’umanità venne distrutto da una diversa catastrofe che pose fine all’Universo. Queste storie variano a seconda della tradizione del particolare gruppo Maya preso in esame: quasi tutti gli animali vennero distrutti da un’inondazione; le persone di ghiaia vennero quasi del tutto distrutte da un’inondazione e da una pioggia di fuoco globale; le genti-scimmia vennero attaccate dai loro stessi simili e dai loro animali.
Il ciclo dei Maya, che si basa su un calendario astronomico, completerà il suo primo gran ciclo di circa 5.200 anni il 21 dicembre del 2012. Anche se in realtà non esiste evidenza sostanziale che gli antichi Maya considerassero la data come quella drammaticamente finale, si osserva come molte persone sostengano che questa data sia la “fine della Terra” o addirittura la “fine dell’Universo” nella prospettiva dei Maya.
La maggior parte degli autori e persone che seguono queste teorie pensano che i Maya volessero simboleggiare il “progressivo arrivo di un grande cambiamento, riguardante principalmente la sfera spirituale.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Escatologia_non_abramitica
PROFEZIA DI ISAAC NEWTON
Calcoli di Newton:
Libro di Daniele:
Dn 12:11 Dal momento in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà rizzata l’abominazione della desolazione, passeranno milleduecentonovanta giorni.
Newton trasforma i giorni in anni.
1290 anni dal 609 d.c. anno in cui l’impero romano cede parte dei suoi domini alla Chiesa. La somma dà 1899, il momento in cui il sionismo – il movimento che sostiene il ritorno degli ebrei in Terra Santa – conta molti sostenitori.
Il libro di Daniele contiene anche questa espressione: Dn 12:12 Beato chi aspetta e giunge a milletrecentotrentacinque giorni!
Sommato al 609 dà 1944. Circa la fine della seconda guerra mondiale e 4 anni prima della fondazione dello Stato di Israele.
Infine Daniele scrive in Dn 12,7:
Udii l’uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume. Egli alzò la mano destra e la mano sinistra al cielo e giurò per colui che vive in eterno dicendo: “Questo durerà un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo; e quando la forza del popolo santo sarà interamente spezzata, allora tutte queste cose si compiranno”.
Tempo = 1 anno ai tempi di Daniele = 360 giorni
Quindi un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo = 1260 giorni / anni
1260+ 800 (anno della fondazione del Sacro Romano Impero e incoronazione di Carlo Magno)
Totale: 2060
Newton scrive: “Un tempo, due tempi e la metà di un tempo non si compiranno nè prima né dopo il 2060”. Newton nasconde poi il suo scritto. La data del 2060 è indicata in una lettera di Newton del 1704, scoperta nel 2007 a Gerusalemme. Gli scritti furono venduti nel 1936 da Sotheby’s a Londra all’economista John Maynard Keynes e dall’uomo di affari Abraham Yehouda. Entrambi gli acquirenti nascosero i manoscritti fino al 1947 e poi lasciati allo Stato di Israele.
Newton scrive: “L’ordine di tornare e ricostruire Gerusalemme sarà impartito non dagli ebrei, ma da un altro regno a loro amico; e preciserà il loro ritorno dall’esilio , fornendogliene l’occasione”. Probabilmente gli Stati Uniti d’America, la prima nazione a riconoscere il nuovo Stato di Israele.
NOSTRADAMUS
L’evento di maggior importanza del 2012 è costituito dall’ingresso di Nettuno in Pesci. Dove il Pianeta ha la sua maggior potenza espressiva,. Ecco cosa scriveva, a metà del 1500, il celebre veggente Nostradamus:
III.1
Dopo conflitto e battaglia navale,
Il grande Nettuno sarà al suo più grande potere:
Farà impallidire di paura il rosso avversario,
Ponendo il grande oceano in spavento.
Quindi gia’ il 2012 (quando “il grande Nettuno sarà al suo più grande potere”) sembra un periodo di conflitti e tensioni, addirittura una battaglia navale. Ma il veggente non da’ rilevanza tanto alla battaglia quanto alla forza di Nettuno (che farà impallidire il rosso avversario, ossia Marte, per la sua violenza espressiva) provocando dei maremoti.
Ancora, il veggente in altra quartina (che alcuni associano ad un possibile avvistamento degli UFO ma che a nostro giudizio non mostra nulla di tutto ciò), scrive:
I.46
Molto vicino ad Aux, Lectore e Mirande
Gran fuoco dal cielo in tre notti piomberà:
Evento accadrà davvero stupendo e mirabile:
Poco dopo la terra tremerà.
Si direbbe la descrizione, anche piuttosto precisa, della caduta di alcuni pezzi di asteroide sulla terra, cosa che provocherebbe in effetti mare- e terremoti.
Ma ecco una quartina ancora più esplicita:
V.53
La legge di Sole e Venere contesa
Appropriandosi lo spirito di profezia:
Nè l’uno nè l’altro ne saranno intesi,
Per terrà la legge del grande Messia.
“La legge di Sole e Venere” collegata alla “profezia” è quella relativa al 2012 e il resto della quartina sottolinea che nessuno crederà a questa profezia in quanto sulla Terra prevarrà una concezione più giudaico-cristiana.
INDUISMO
4 età della Terra. La nostra è l’ultima: la Kali Juga, iniziata nel 3102 a.C., cioè 12 anni dopo l’inizio del calendario Maya.
SCIENZA
20.000 minacce tra meteoriti e comete, picco solare e asteroidi, di cui 6000 sono note.
I poli magnetici della Terra si invertono (all’incirca ogni 200/300 000 anni), con conseguenze che ovviamente non sono spiegabili se non in via teorica
La vita sulla Terra potrebbe essere compromessa da uno di questi fenomeni:
Impatto astronomico (collisione di un grosso meteoroide, asteroide, cometa, o altra classe di oggetto celeste contro la Terra): l’energia rilasciata dall’impatto ucciderebbe istantaneamente gran parte delle forme di vita in un raggio di svariati chilometri, mentre le polveri sollevate oscurerebbero il cielo per anni causando il crollo delle temperature e l’interruzione della catena alimentare. I violenti sismi e maremoti colpirebbero gli insediamenti umani ed inoltre potrebbero esserci esalazioni venefiche: ad esempio sembra che l’impatto di Chicxulub, che estinse i dinosauri, abbia perforato la litosfera, e che, arrivando al mantello, abbia provocato un’enorme fuoriuscita di gas contenenti acido solforico, causando imponenti piogge acide. Gli asteroidi più pericolosi in quanto più vicini alla Terra (NEA) sono: AN10 1999; 99942 Apophis; 4179 Toutatis. I crateri da impatto più famosi sono Chicxulub, Meteor crater, cratere di Shiva, cratere di Vredefort.
Allargamento del buco dell’ozono: i raggi ultravioletti della radiazione solare ucciderebbero piante ed animali esposti ad essi
Collasso gravitazionale di una supergigante rossa, come Betelgeuse o Antares, e formazione di una stella di neutroni o di un buco nero; in seguito all’esplosione in supernova, la Terra sarebbe colpita da uno sciame di radiazioni gamma e beta nell’emisfero orientato verso la stella.
Effetto serra supermassivo (liberazione dei depositi fossili di metano contenuti nel permafrost).
Eruzione supermassiva: come la possibile eruzione del supervulcano Yellowstone Caldera (avvenuta 640.000 anni fa); o del sistema vulcanico Campi Flegrei-Vesuvio. Si ritiene che l’ultima super-eruzione sia stata quella del lago Toba, avvenuta circa 75.000 anni fa. Geologicamente, in base alla quantità di basalto calcolata, la più massiccia è stata quella dei Trappi del Deccan in India, avvenuta circa 63 milioni di anni fa.
Estinzione di una specie di insetti chiave per la vita delle piante che si riproducono mediante impollinazione (si cita l’esempio delle api) e conseguente crisi dell’approvvigionamento alimentare per l’uomo.
Glaciazione globale.
Una guerra nucleare globale, (ma forse anche un’estesa guerra nucleare locale in inverno zone sub-tropicali, ad esempio tra India e Pakistan) visto l’elevato potenziale degli arsenali nucleari, causerebbe la distruzione mutua assicurata dei contendenti e un fallout nucleare con conseguente inverno nucleare.
TESTIMONI DI GEOVA
Il punto più appariscente della dottrina dei Testimoni di Geova è senza dubbio quello che riguarda la fine del mondo e dell’umanità che essi chiamano, con un’unica espressione, “la fine dei tempi”, dopo di che inizia l’eternità.
Su questo argomento essi si mettono nella scia degli “Avventisti” (una setta religiosa nordamericana che credeva imminente il ritorno di Cristo) e affermano di essere ispirati da Geova stesso per trarre con sicurezza dalla Bibbia LA DATA PRECISA DELLA FINE DEI TEMPI.
Sennonché, a partire dal 1879 ad oggi, i Capi dei Testimoni di Geova hanno già “rimandato ufficialmente” per ben cinque o sei volte la scadenza fatale, ed il loro Capo attuale, Mr Knorr, per non correre troppi rischi, ha preferito lasciarla nel vago.
1) Secondo loro IL MONDO DURERÀ esattamente 49.000 anni, cifra che ricavano moltiplicando i 7 giorni della creazione per 7.000 .
Poiché di tali anni ne sono già trascorsi 48.000 (Riproduciamo parzialmente una tabella pubblicata dai Testimoni di Geova ove la creazione del mondo, narrata nel libro della Genesi, è identificata con l’anno 46.026 prima di Cristo [a.E.V.]. Ora, 46.026 [trascorsi prima di Cristo] + 1.975 [trascorsi dopo Cristo] = 48.001 anni), se ne deduce che mancano circa 1.000 anni alla fine dei tempi, che avverrà nel 2.975 (1.975 + 1.000).
2) Inoltre, secondo loro, IL GENERE UMANO DURERÀ in tutto 7.000 anni, cifra che ricavano moltiplicando i 7 giorni della creazione per 1.000 (Per far ciò si basano sul Salmo 90, versetto 4, ove il Salmista per magnificare la eternità di Dio così lo prega: “Ai tuoi occhi mille anni sono come un giorno…”.
3) Nel loro insegnamento attuale i Testimoni di Geova ci precisano che oggi stiamo vivendo in un periodo di tempo nel quale “il mondo è dominato da Governi influenzati da Satana” (La verità che conduce alla vita eterna, Brooklyn, 1968, pag. 82. Tra i Governi od Organizzazioni umane aborrite dai Testimoni di Geova vi sono i Governi delle singole Nazioni, le Nazioni Unite, le Chiese, i partiti politici e perfino le imprese commerciali o produttive. Queste Organizzazioni umane sono viste come “strumenti di Satana”, per cui servire ad esse è servire a Satana), e cioè DOMINATO DA UN SISTEMA MALVAGIO nel quale avvengono i delitti più grandi: guerre, carestie, terremoti, illegalità, e nel quale sorgono perfino… falsi profeti che tentano di ingannare la gente, come profetizzato nel Vangelo.
4) Questo “Sistema malvagio” tuttavia sta per cadere ed è anzi AI SUOI “ULTIMI GIORNI”.
Gli “ultimi giorni” del “Sistema malvagio” sono iniziati esattamente nel 1914 quando Cristo prese possesso del suo Regno in Cielo, la presa di possesso del Regno da parte di Cristo [11° avvento] fu fissata in un primo tempo da Russel nel 1874, ma poi spostata da Rutherford nel 19145), e si concluderanno entro una generazione a partire dal 1914 cioè – precisa Knorr – “quando saranno ancora in vita” persone nate nel 1914 (Nathan Knorr si appoggia sulla frase pronunciata da Gesù: “Questa generazione non passerà finché tutte queste cose siano avvenute” [Mt. 24,34]. Egli si chiede: Quale generazione Gesù aveva in mente? E risponde, senza la minima ombra di dubbio: La classe 1914! [cfr. La verità, ecc., op. cit., pagg. 94-95]. In realtà Gesù si riferiva – come è intuitivo – a coloro che lo ascoltavano, cioè alla generazione allora vivente la quale avrebbe visto la fine del Tempio di Gerusalemme che effettivamente avvenne 40 anni dopo, nel 70 dopo Cristo, ad opera degli eserciti romani comandati da Tito).
5) DURANTE QUESTI “ULTIMI GIORNI” (che ormai volgono essi pure alla fine, essendo passati più di 60 anni dal 1914) alcuni uomini possono ancora salvarsi. In che modo? Accogliendo la predicazione dei Testimoni di Geova. Gli altri verranno tutti annientati!
6) ALLO SCADERE DEGLI “ULTIMI GIORNI” del presente “Sistema malvagio”, avverrà LA GRANDE BATTAGLIA DI ARMAGHEDDON (Questa profezia è tratta dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni. Le “Apocalissi” erano libri molto diffusi al tempo del cristianesimo nascente, ove, con un linguaggio ricco di visioni, di simboli e di numeri simbolici, si profetizzavano eventi futuri. http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=160&id_n=5132
HOPI
Gli Hopi attendono adorando una pietra conosciuta come “Pietra della Profezia”, in cui sono state incise all’alba dei tempi le diverse epoche storiche e gli avvenimenti futuri che avrebbero interessato l’umanità. Tra le profezie che sarebbero state “lette” sui simboli della pietra: il tempo in cui “l’uomo bianco avrebbe portato la distruzione”, la seconda guerra mondiale, che sarebbe raffigurata sulla roccia con una svastica nazista, oltre ad una catastrofe peggiore che dovrebbe in futuro portare un cambiamento definitivo.
Le Profezie degli Hopi annunciano che “in un grande luogo di sprofondamento o precipitazione” (un buco nero ?) nei cieli si avrà un grande collasso o impatto astronomico. Apparirà come una stella blu, e la Terra diventerà una fredda landa deserta di sabbia, roccia ed acqua gelida. Allora gli uomini bianchi combatteranno contro altre persone nelle loro Terre, con quelli che possiedono la saggezza della loro presenza. Allora ci sarà fumo nei deserti, e segni che la grande distruzione si avvicina.
Molti allora moriranno, ma quelli che capiranno le profezie potranno intraprendere atti necessari ad aumentare le proprie chance di sopravvivenza, ad esempio andando a vivere nei luoghi della gente Hopi e così saranno al sicuro. Allora il Pahana o “Vero Fratello Bianco” tornerà a piantare i semi della saggezza nei cuori delle persone, e così potrà aprire la soglia dell’alba dell’era del Quinto Mondo
DATE PREVISTE
992
secondo Bernardo di Turingia;
999
31 dicembre 999: “mille anni dopo la nascita di Cristo”, è la data della fine del mondo secondo i vangeli apocrifi;
1186
settembre 1186: secondo l’astrologo Giovanni di Toledo, che aveva calcolato un allineamento dei pianeti per quel periodo;
1524
20 febbraio 1524: un anno colmo di predizioni di disastri, diluvi e catastrofi culminanti nella fine del mondo, secondo gli astronomi Johann Stàffler e Jakob Pflaumen;
1532
secondo il vescovo viennese Frederick Nausea;
1533
3 ottobre 1533 (ore 8.00): calcolata dal matematico tedesco Stifelius; 1533: un enorme incendio avrebbe distrutto la Terra ma, secondo l’anabattista Melchiorre Hoffmann, la città di Strasburgo si sarebbe salvata;
1537
secondo l’astrologo Pierre Turrel (che predisse la fine del mondo anche per il 1544, il 1801 e il 1814);
1584
secondo l’astrologo Cipriano Leowitz;
1588
secondo il saggio Regiomontanus (Johann Muller);
1648
secondo il rabbino Sabbati Zevi, di Smirne;
1654
secondo il medico alsaziano Helisaeus Roeslin;
1665
secondo il quacchero Solomon Eccles;
1704
secondo il cardinale Nicholas de Cusa;
1719
19 maggio 1719: secondo il matematico Jacques Bernoulli (il primo di una stirpe di otto celebri matematici);
1732
secondo alcune interpretazioni degli scritti di Nostradamus;
1757
secondo il mistico di Svezia Emanuel Swedenborg;
1774
secondo Joanna Southcott, leader di una setta religiosa inglese;
1761
5 aprile 1761: secondo il fanatico religioso William Bell;
1820
14 ottobre 1820: secondo il profeta John Turner, nuovo leader della setta di Joanna Southcott;
1836
John Wesley (il fondatore del metodismo), fece dei complessi calcoli basati sull’Apocalisse e giunse alla conclusione che la data prevista avrebbe dovuto essere il 18 giugno 1836.
1844
Altri, invece, fecero uso del libro del profeta Daniele, dove al passo 8,14 si legge: Gli rispose: “Fino a duemilatrecento sere e mattine: poi il santuario sarà rivendicato”, e da quale si poteva desumere un periodo di 2300 anni.
il 22 ottobre 1844, fu la data decisa dal predicatore battista William Miller come il giorno della parusìa: per lui i calcoli iniziavano invece dal 457 a.C., anno in cui il re Artaserse I di Persia (464-424) autorizzò la ricostruzione di Gerusalemme, come riportato dal libro di Esdra 7,12-26. Dal calcolo di Miller si otteneva il 1843, passato il quale senza sconvolgimenti di sorta, il predicatore si accorse che il calendario gregoriano non aveva l’anno zero, quindi corresse la sua previsione per il 1844, e accogliendo un suggerimento del suo seguace Samuel Snow (1806-1870), fissandola per la data del 22 ottobre.
1881: stando ai calcoli di alcuni studiosi delle misure geometriche delle piramidi; la data dell’apocalisse fu in seguito ridefinita per il 1936 e, quindi, per il 1953;
1914
Secondi i testimoni di Geova è questo l’anno fissato per la fine dei tempi
1918
Dopo il 1914 la data viene fissata per il 1918 e poi…
1925
…per il 1925, ma ancora non accade nulla.
1947
secondo John Ballou Newbrough, il “Più grande profeta d’America”
1967
secondo Sun Myung Moon, capo della Chiesa dell’Unificazione
1975
secondo i Testimoni di Geova e Herbert W. Armstrong, capo della Chiesa Universale di Dio
1977
secondo John Wroe, successore di John Turner alla guida della setta di Joanna Southcott, che fece la sua previsione nel 1823;
1980
secondo un antico presagio astrologico arabo;
anni ’80: secondo l’astrologa Jeane Dixon la fine del mondo sarebbe arrivata in seguito all’impatto di un’enorme cometa;
1999
secondo gli “interpreti” Nostradamus ha previsto la fine del mondo per questa data
2000
E’ l’anno del Millennium Bug, ossia una falla che se non prontamente sistemata avrebbe portato la tecnologia agli inizi del 1900…
2012
In particolar modo il 21 dicembre 2012. Tra i vari popoli che citano questa data il più famoso è senza dubbio il popolo Maya che fissa per questo giorno la fine e l’inizio di un’era. Secondo alcuni questi passaggi di ere sono sempre accompagnati da immani catastrofi ambientali.
2036
Il 13 aprile 2036, giorno di Pasqua per l’esattezza, l’asteroide 99942 Apophis potrebbe cadere su di noi.
2038
Nostradamus predisse per gli anni di fine secolo scorso pestilenze, carestie, e guerre rovinose. Secondo il grande veggente la fine del mondo avverrà:
“Quando Giorgio Dio crocifiggerà / e Marco lo risusciterà / e San Giovanni lo porterà…”.
Questo scritto sibillino suggerisce che l’anno fatidico potrebbe essere quello in cui la Pasqua cadrà il 25 di aprile, giorno in cui si festeggia San Marco, il Venerdì Santo sarà il 23, giorno della festa di San Giorgio e il Corpus Domini verrà di giugno. Una Pasqua che cade il 25 di aprile sarà quella dell’anno 2038.
Inoltre… alle 03:14:07 di giovedì 19 gennaio 2038, se non iniziamo a prendere provvedimenti, ripiomberemo alle 20:45:52 di venerdì 13 dicembre 1901. Questo bug potrebbe causare problemi con moltissimi software per quell’anno. Nel 2000 col Millennium Bug ci è andata di lusso… ma questa volta il problema è diverso.
Nello standard POSIX, il tempo viene calcolato in un modo semplicissimo: si parte da 0 e si incrementa una variabile di 1 ogni secondo. La numerazione parte dal 1° gennaio 1970.
Questa numerazione viene adottata dai sistemi Unix e viene usata da tutti i programmi che sono scritti in linguaggio C.
2060
Secondo gli studi di Isaac Newton la fine del mondo è prevista per il 2060
2240
Il nostro 2240 corrisponde all’anno 6000 del calendario ebraico. Nella visione Giudaica dopo questo anno verrà il settimo milennio che sarà un era di santità, tranquillità, vita spirituale, e pace universale; denominata dagli ebrei Olam Haba (“Mondo Futuro”), dove tutte le persone avranno una conoscenza diretta di Dio.” http://it.wikipedia.org/wiki/Fine_del_mondo
3797
Nostradamus ha indicato come l’anno della distruzione del mondo il 3797 (alcuni studiosi avevano ipotizzato che il numero 3797 era solo simbolico ed era invece da interpretare come il 1999).
www.giorgionadali.it